CIVITA CASTELLANA - Dall'aula Giulio Cesare di Roma è stata approvata all'unanimità' la mozione con cui la Capitale si impegna a sostenere la Tuscia nella battaglia contro la costruzione di un deposito unico di scorie nucleari individuato tra i Comuni di Montalto di Castro, Canino, Cellere, Ischia di Castro, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vignanello, Corchiano, Gallese, Tarquinia, Tuscania, Piansano, Arlena di Castro e Tessennano, secondo quanto evidenziato dall'ormai nota Carta nazionale delle aree idonee elaborata da Sogin.
La mozione, promossa in prima battuta dal Movimento cinque stelle con Virginia Raggi, ha poi ottenuto l'appoggio della Sinistra civica ecologista e Pd.
I movimenti e i comitati nati nel tempo per contrastare il progetto, tra cui il Biodistretto della via Amerina, esprimono la propria soddisfazione.
'La Capitale - ha annunciato Famiano Crucianelli, presidente del Biodistretto - ha compreso le nostre ragioni fonate non solo sull'incompatibilità oggettiva fra il nostro territorio e l'ipotesi di 95.000 metri cubi di scorie nucleari, ma anche per l'ingiustizia storica e sociale che questo progetto rappresenterebbe nei confronti della Tuscia, un territorio a vocazione prevalentemente agricola, turistica e natuaralistica che nulla a che vedere con lo sviluppo industriale tutto concentrato sul nucleare'
'Per questo atto - continua Crucianelli - rompe quel tentativo di confinare la Tuscia in un angolo per poi, nella disperazione generale, scaricare questa montagna di scorie nucleari.
I prossimi passi vedranno una mobilitazione di tutti quei comuni che si affacciano sul Tevere. In questo senso, questo potrebbe essere uno dei prossimi appuntamenti al quale impegnarsi tutti insieme per costruire un vero cordone sanitario utilizzando proprio il Tevere come veicolo di questo messaggio e di questa scelta'.
Crucianelli ringrazia infine quanti si sono spesi nella 'battaglia': 'Se noi oggi siamo arrivati a questo risultato è grazie alla grande unità che la Tuscia ha realizzato innanzitutto al suo interno. Hanno provato a dividerci in tutti i modi, hanno sparso 21 siti in tutti e quattro gli angoli del nostro territorio, sperando che ci dividessimo l'uno con l'altro e che combattessimo l'uno contro l'altro. Noi abbiamo capovolto le loro idee e i loro paradigmi'.