ANNO 14 n° 114
Rave party, il sindaco di Latera: ''Spero siano individuati i responsabili''
In settimana sarebbe previsto l'arrivo di altri partecipanti. Allarme per ambiente e possibili contagi
16/08/2021 - 06:47

 

LATERA - ''Sono stato fino ad ora con le forze dell'ordine che stanno presidiando la situazione del rave party, illegalmente organizzato. Sono previsti ancora arrivi almeno per la prossima settimana. Spero che alla fine di tutto i responsabili siano rintracciati, soprattutto per chi sta da quasi due anni facendo sacrifici a causa delle restrizioni Covid''.

Con queste parole ieri pomeriggio il sindaco di Latera Francesco di Biagi ha aggiornato i propri concittadini sul maxi rave party in corso sul lago di Mezzano, con migliaia di partecipanti da tutta Europa. La situazione preoccupa sia dal punto di vista sanitario (vedi possibili focolai di contagio da Covid), ma anche per le ricadute ambientali: siamo in una zona Sic e Zps.

''Sta succedendo un disastro ambientale al lago di Mezzano in provincia di Viterbo – scrive una guida ambientale escursionistica su Facebook -. Oltre 20.000 ragazzi da tutta Europa (alcuni dicono che se ne attendono più di 30k) si stanno radunando per un rave party che durerà fino al 23 agosto''. I partecipanti ''hanno occupato delle proprietà private, distruggendo pascoli e coltivazioni, spaventando a morte le greggi e mandrie di famiglie che ci vivono, tra cui aziende biologiche che immagino saranno poco bio dopo lo scarico a terra di tutta quella roba. Non contando il danno economico ai due agriturismi e ristoranti della zona che ovviamente per Ferragosto erano al completo... (E guide ambientali, tra cui me)''.

Ma non è ancora tutto e soprattutto non è questo l'aspetto più preoccupante, afferma sempre chi scrive: ''Il luogo infatti è una caldera vulcanica svuotata (Caldera di Latera) all'interno di un geosito e Sic, nel cui cuore sorge un piccolo lago vulcanico, una zona incontaminata e pura, rifugio di innumerevoli specie animali (e vegetali) ormai rare nel Lazio e alcune a rischio estinzione. Un bacino di 800 m di diametro e 40 di profondità, alimentato esclusivamente da sorgenti idrotermali subacquee che ha un ricambio d'acqua stimato lentissimo (si parla di centinaia di anni) che finora, miracolosamente, era in condizioni praticamente perfette non ricevendo scarichi urbani, industriali, stradali. Ci sono solo 2 agriturismi e zero altre abitazioni che ricadono direttamente sul bacino idrico del lago, che ha un solo emissario praticamente asciutto all'incile. Solo una piccola parte del bacino è interessato ad agricoltura e pascolo estensivi. Le rive erano piene di vegetazione, ontani, pioppi, canneti... offrendo riparo e protezione a svassi, tarabusi, nitticore, moriglioni... e pesci, anfibi, le tartarughe d'acqua europee''. E prosegue: ''I proprietari dei terreni si sono visti invasi e devastati. I turisti sono fuggiti. Gli animali moriranno per lo stress, soprattutto quelli più piccoli e quelli impossibilitati a fuggire. Ci vorranno anni perché la situazione torni a una parvenza di equilibrio''.





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