ANNO 14 n° 114
Provincia, Romoli ''apre'' a tutti
Regge il patto Pd-FI ma nel centrodestra si tira la riga. Il neo presidente: ''Ci confronteremo sul documento programmatico''
20/12/2021 - 08:42

VITERBO - Il patto Pd - Forza Italia regge alle urne e restituisce la presidenza al candidato azzurro Alessandro Romoli e l'elezione a consigliere del dem, Pietro Nocchi, che con tutta probabilità sarà il suo vice. Un patto che rafforza soprattutto il Pd che, con 5 consiglieri, è la forza politica più rappresentata all'interno dell'ente. Forza Italia ottiene sì la presidenza ma non va oltre i 2 consiglieri, così come le altre due forze di centrodestra (Fratelli d'Italia e Lega con 2 consiglieri a testa). Con questi numeri, se avessero corso insieme avrebbero ottenuto la maggioranza, ma questa è un'altra storia. Proprio sul fronte del centrodestra che ora si accendono i riflettori e si preannuncia battaglia politica.

Fratelli d'Italia e Lega potrebbero presentare il ''conto'' agli alleati ''infedeli'',  facendo terminare in anticipo il mandato del sindaco azzurro, Giovanni Arena. La Lega dal canto suo, che ha eletto Stefano Caporossi e Stefano Zacchini, deve metabolizzare il colpo la sconfitta di Alessandro Giulivi che resta fuori anche dal consiglio provinciale.

I segnati lanciati ieri a caldo da Alessandro Romoli agli partiti di centrodestra sono stati di apertura e disponibilità. 

''C'è una grande soddisfazione sia in termini numerici che politici - ha detto Alessandro Romoli a Viterbonews24 - l'idea di proseguire il progetto di ''Provincia casa dei Comuni'', che va oltre le pregiudiziali di carattere ideologico, ci ha consentito di arrivare a risultati importanti, apprezzati da molti amministratori, e di proseguire il mandato con grande senso di responsabilità''.

Parlando del patto con il Pd e della volontà di Fratelli d'Italia e Lega di andare da soli, Romoli ha ricorda che: ''un anno e mezzo fa c'era un accordo. Noi abbiamo tenuto fede a quell'impegno programmatico''.

Romoli ha sottolineato che quella con il Pd ''non è un'unione politicizzata ma è un'unione che guarda al territorio, quelle che sono le necessità'' e sull'immediato futuro ha detto che da ''domani costruiamo una Provincia partecipata affinchè tutte le sensibilità in consiglio provinciale possano trovare la loro rispondenza nell'azione di governo. Porteremo in consiglio un documento politico-programmatico sul quale ci confronteremo. Auspico che altre forze aderiranno. Sono certo che prevarrà da parte di tutti la responsabilità. Ormai la fase elettorale è terminata. Abbiamo davanti tante sfide sia in ordine al Pnrr che alle altre incombenze che la Provincia sta portando avanti sul territorio''.





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