ANNO 14 n° 117
Gli abusi sui minori avvenuti durante i giochi
20/09/2014 - 02:00

VITERBO – (ale.ser.) ''Facciamo la capannina? Sì, dai, adesso vi insegno un bel giochino: costruiamo una capannina tutta per noi e tutto quello che succede lì dentro dovrà essere un nostro segreto, ok?''.

E’ così che l’orco era riuscito ad adescare il nipotino di nove anni ed un suo amichetto che era andato a trovarlo per giocare con lui e che, suo malgrado, si è ritrovato vittima di abusi sessuali.

Il 34enne, operaio di Bracciano, è stato tratto in arresto ieri mattina dagli uomini della Questura che hanno notificato lui l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo, Franca Marinelli, su richiesta del sostituto Chiara Capezzuto.

L’uomo, in particolare, passava molto tempo con il nipotino, figlio della sorella, adesso comprensibilmente sotto shock. Anche perché l’uomo, già in passato, aveva scontato una pena per lo stesso tipo di reato, e cioè violenza sessuale, commesso ai danni di un altro minore in provincia di Roma nel 2013.

Le indagini, condotte dalla Squadra mobile, sono state svolte in maniera tempestiva vista la delicatezza della faccenda: stando a quanto si è appreso a fare la prima segnalazione sarebbero stati i genitori dell’amichetto che, una volta tornato a casa, aveva raccontato quanto succedeva sotto quella capannina. “Mi ha toccato lì (nelle parti intime, ndr) e io ho dovuto fare altrettanto”. Sia il bimbo che il nipote di G.D. sono poi stati ascoltati con il supporto degli psicologi e degli esperti della sezione reati contro minori della Mobile. “L’intensa attività di indagine – hanno riferito dagli uffici di piazzale Romiti – ha permesso di accertare che l’uomo abusava di bambini minori di dieci anni”. E, ieri mattina, i poliziotti gli hanno notificato l’ordinanza.





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