ANNO 14 n° 120
viterbo - Avignone
Per il gemellaggio
in mostra le lettere
di S. Caterina da Siena
13/09/2015 - 00:01

di Roberto Pomi

VITERBO – All’interno della mostra ''Viterbo-Avignone, gemelli pontifici'', anche una serie di lettere autografe di santa Caterina da Siena. Un vero e proprio tesoro, considerato che la santa intrattenne soprattutto durante gli ultimi anni della sua vita rapporti epistolari con le principali personalità della sua epoca, in primis con il papa Gregorio XI.

La santa senese ebbe un ruolo importante nell’azione di convincimento del pontefice di riportare la sede papale da Avignone alla città eterna. Si tratta quindi di lettere dal grande significato storico. L’inaugurazione della mostra, che saràa allestita sia nel capoluogo della Tuscia che nella città francese (con una terza tappa a sorpresa che al momento rimane top secret), è prevista per aprile proprio a Viterbo.

Finora è trapelato pochissimo ma si tratta di una narrazione delle due sedi pontificie attraverso i palazzi, i pittori, la vita sociale e culturale nelle città dei papi medioevali. Grande protagonista la pittura di Matteo Giovannetti, il viterbese a cui si devono gli affreschi del palazzo papale di Avignone. Ma ci sarà anche molto altro. Si tratta di una mostra organizzata da privati e con ingresso a pagamento, destinata a far parlare molto di sé per la qualità e la ricercatezza del materiale esposto.

Tornando a Caterina da Siena, scrisse la bellezza di 380 lettere durante gli ultimi dieci anni della sua vita. Questo ricco epistolario affrontava problemi e temi sia di vita religiosa che di vita sociale di ogni classe, e anche problemi morali e politici che interessavano tutta la Chiesa, l’impero, i regni e gli Stati dell’Europa trecentesca. Il 18 giugno del 1376 giunse ad Avignone e fu ricevuta dal papa. Obiettivo del viaggio era convincerlo a tornare a Roma. Il 13 settembre papa Gregorio XI varcò il ponte sul Rodano e lasciò Avignone alla volta di Roma. Una volta arrivato a Marsiglia il pontefice proseguì il viaggio per nave, facendo scalo a Genova.

Lì fu messo in crisi dalla notizia dei disordini scoppiati a Roma e delle disfatte delle truppe pontificie per opera dei fiorentini. La maggioranza dei cardinali insisteva per tornare indietro. In questo clima di incertezza, si narra che fu Caterina a rassicurare il papa che la volontà divina lo chiamava a Roma e che Cristo lo avrebbe protetto, facendogli riprendere il viaggio.





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