ANNO 14 n° 118
Ultimo abbraccio di San Lorenzo Nuovo a Fabio e Roberto
Tutto il paese ai funerali
degli operai morti ad Aprilia
02/08/2014 - 17:26

SAN LORENZO NUOVO - Si sono appena conclusi nella chiesa parrocchiale di san Lorenzo martire i funerali di Roberto Papini e Fabio Lisei, i due operai morti tragicamente lunedì scorso ad Aprilia a causa delle esalazioni tossiche nell'impianto della Kyklos presso il quale stavano lavorando. Le esequie sono state concelebrate dal vescovo di Viterbo Lino Fumagalli e dal parroco del palese. 

Una folla composta e commossa ha riempito la chiesa e il piazzale antistante per dare l'ultimo saluto ai due sfortunati lavoratori che hanno tragicamente perso la vita.  

Alla cerimonia funebre hanno  partecipato tra gli altri i sindaci di San Lorenzo Nuovo e di Orvieto nonché il consigliere regionale Enrico Panunzi.

Oggi in paese è stata proclamata una giornata di lutto cittadino e sono state sospeso tutte le attività del cartellone estivo.

Al termine della cerimonia Roberto Papini è stato sepolto nel cimitero di San Lorenzo Nuovo, mentre la salma di Fabio Lisei verrà tumulata a Orvieto. I due operai lasciano mogli e figli. Papini era separato e aveva due ragazzi (Alessandro e Melissa) entrambi adolescenti. Lisei lascia la moglie e i piccoli Marco e Claudia. La pagina facebook di Papini è stata inondata di messaggi di affetto, di cordoglio e di vicinanza per la moglie e i figli.

La notizia della scomparsa dei due operai ha sconvolto il paese. Erano entrambi molto conosciuti e ancora nessuno riesce a darsi una spiegazione di una fine così tragica.

La magistratura che sta indagando sulle cause del decesso: Papini e Lisei sarebbero morti a causa delle esalazioni tossiche di acido solfidrico. Sta indagando anche l’Arpa (agenzia regionale per l’ambiente) che ha prelevato i campioni sia dalle vasche dell’impianto che dall’autocisterna da cui sono fuoriuscite le esalazioni che hanno provocato la morte immediata dei due.

Il pubblico ministero titolare del fascicolo  Luigia Spinelli ha disposto il sequestro dell’intera area dell’impianto. Cinque persone sono invece state iscritte sul registro degli indagati. Nei loro confronti il pm ha ipotizzato il reato in concorso di omicidio colposo.

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