ANNO 14 n° 120
Talete, il bilancio può attendere
L'approvazione slitta al 19 febbraio, ma c'è il via libera dell'Ato
29/01/2016 - 13:01

VITERBO – Niente da fare. L’approvazione del bilancio di Talete, la società pubblica che gestisce il servizio idrico della maggior parte dei Comuni della Tuscia (e di alcuni in provincia di Roma) è slittata al 19 febbraio prossimo. Così è stato deciso oggi dall’assemblea di Palazzo Gentili, sede dell’amministrazione provinciale. Il bilancio presentato dai nuovi vertici dell’azienda fa registrare una perdita minima, 21mila euro, rispetto a quello precedente, dichiarato irricevibile da soci perché con perdite per oltre quattro milioni di euro.

Subito dopo l’assemblea, è iniziata la riunione dell’Ato, l’Ambito territoriale ottimale che riunisce tutti i sindaci della Tuscia, anche quelli dei Comuni che hanno scelto di non aderire a Talete. All’ordine del giorno, la gestione dei dearsenificatori, gli impianti di depurazione dell’acqua installati l’anno scorso dalla Regione per ottemperare alle direttive europee e passati nel 2016 in gestione proprio a Talete. Che per questo riceverà 15 milioni di euro (uno dei quali già impegnato proprio per limare il bilancio) per i prossimi tre anni dalla Pisana, anche se non è chiaro se l’azienda disponga già del know-how e del personale necessari per gestirli. La gestione è stata comunque votata all'unanimità, con le sole astensioni dei Comuni di San Lorenzo Nuovo e Sutri. Stesso esito per il voto sulle modifiche al bilancio, che dunque riceve il via libera da Ato in attesa appunto che l'assemblea di Talete lo approvi il 19 febbraio prossimo.

Si è faticato a raggiungere il numero legale (che viene conteggiato in base al numero di abitanti rappresentati dai sindaci dei vari Comuni), visto che si sono registrate diverse assenze, a partire dal Comune di Viterbo, che ha disertato l'assemblea e che deve a Talete una somma di 908mila euro. Cifra che potrebbe variare non poco gli equilibri di bilancio della società.

Sotto Palazzo Gentili si è radunata una robusta rappresentanza dei lavoratori di Talete, preoccupati per l’ipotesi di tagli (si parla di una ventina di lavoratori a rischio). Una manifestazione civile, con molte tute arancioni. In apertura di assemblea è intervenuto anche un rappresentante sindacale.





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