ANNO 15 n° 213
Piove poco, ma le promesse traboccano: a Civita Castellana la crisi idrica resta 'a secco' di soluzioni
Da un anno la situazione non migliora: l’opposizione chiede risposte concrete, ma il futuro resta incerto
31/07/2025 - 06:25

 

di Serena D’Ascanio 

CIVITA CASTELLANA -“La crisi idrica che ha colpito l'intera provincia di Viterbo non ha risparmiato la città della ceramica. Colpa delle scarse precipitazioni e dell'uso improprio di acqua, si è aggiunto recentemente anche il riscontro di non potabilità causato dal superamento del livello di floruri.” Così iniziava un articolo pubblicato sul nostro quotidiano il 25 luglio 2024. A distanza di un anno esatto, Civita Castellana si ritrova nella medesima condizione.

Nel pomeriggio di ieri, 30 luglio, si è svolto un Consiglio comunale interamente dedicato all’emergenza idrica e al ruolo della società Talete,

Il vice sindaco Parroccini ha evidenziato come, alla base di tutto, ci siano le risorse economiche:

“Per portare l’acqua nelle case servono soldi. L’ingresso di un socio privato in Talete servirà a portare capitali da investire nella rete idrica, che necessita di ammodernamento urgente. Ma con l’aumento dei Comuni serviti, la società fatica a rispondere con tempestività.”

Dall’opposizione, il consigliere Simone Brunelli ha ricordato che la questione è tutt’altro che nuova:

“La situazione è nota da tempo. Tutte le amministrazioni della Tuscia hanno seguito lo stesso percorso, ma ora chiediamo uno sforzo concreto. I cittadini hanno vissuto settimane difficilissime, con rubinetti a secco nei momenti più caldi e uno sforzo maggiore l'amministrazione comunale glielo deve.”

Il direttore tecnico Fraschetti ha fornito i dati più aggiornati sulle condizioni meteo-idriche:

“A maggio 2025 le precipitazioni sono calate del 2%, ma è giugno ad aver segnato il peggior mese per il sostentamento idrico. Le irrigazioni massicce dei noccioleti hanno contribuito a peggiorare la situazione.”

Il consigliere di opposizione Cavalieri: “La colpa non è e non può essere solo della siccità. È troppo facile attribuire ogni anno la colpa alla siccità. Ma quali sono le soluzioni? Cosa intende fare Talete e cosa può fare l’amministrazione comunale per aiutare le famiglie in difficoltà?” A distanza di anni siamo sempre a ribattere sullo stesso punto.

Il consigliere Valerio Biondi ha portato le tante e varie tematiche, portando la discussione su un piano ancora più concreto, sottoponendo al Consiglio diverse proposte operative. Tra queste, la richiesta di una mappatura delle criticità emerse negli ultimi due mesi, la necessità di documentazioni scientifiche sulle cause della carenza idrica, un progetto per la ricerca di fonti alternative con minor presenza di arsenico e la focalizzazione su alcune famiglie della zona di Sassacci, che pagavano in bolletta di Talete il servizio di acque reflue (essendo la zona non servita da depuratore), e ieri in Consiglio è stato confermato dai tecnici di Talete, che da controlli effettuati, ci saranno 58 famiglie che riceveranno rimborso - 'Piccolo traguardo quello di oggi, un passetto alla volta. L'importante è che non ci rimettano i cittadini'

Il tema del caro bollette è stato sollevato da Maurizio Selli, che mostrando una bolletta in aula ha chiesto:

“Il sindaco e l’amministrazione sanno quanto costa oggi un metro cubo d’acqua? Parliamo di un bene primario, ormai diventato un lusso.”

L’ing. Fraschetti ha chiarito che:

“Il costo comprende quote fisse che non possono essere eliminate. Anche a fronte di consumi minimi, queste voci restano in bolletta.”

Netta la replica del consigliere Simone Brunelli: “Siate sinceri con i cittadini. Non illudete i cittadini dicendo che ci saranno investimenti, che l’acqua costerà meno o che sarà presto potabile ovunque. Serve sincerità, trasparenza e un piano concreto.”

La crisi idrica sembra essere diventata una drammatica routine estiva. Le famiglie restano in attesa di interventi strutturali, mentre il dibattito politico continua a girare a vuoto. Nel frattempo, l’acqua resta un bene sempre più raro — e, come ha sottolineato qualcuno in aula, anche sempre più costoso.






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