VITERBO - ''Siamo qua perchè la Viterbese siamo noi. Prendiamo le pale nonostante il presidente non lo meriti perchè non ci ha trattati bene ultimamente. Lo facciamo prima di tutto per la città''. E' questa la dichiarazione di alcuni esponenti della curva che, nel gelido pomeriggio di ieri, si sono muniti di scarponi da sci e pala per liberare il campo e gli spalti del Rocchi dalla neve che lo ha ricoperto. In ballo c'è la partita di domani contro il Cosenza. Una semifinale di coppa Italia raggiunta grazie all'ultima vittoria ai rigori con la Paganese.

Il diverbio tra presidenza e tifosi, invece, nasce dalla polemica causata dalla multa, poi cancellata, che ha colpito lo striscione esposto dai tifosi gialloblu nei confronti dei pisani, qualche settimana fa. ''Lo striscione era regolarmente autorizzato. Infatti la multa è stata ritirata'' afferma uno dei rappresentati presenti allo stadio di via della Palazzina. Eppure Camilli non la prese bene e, ai nostri microfoni dichiarò il suo sconforto etichettando la tifoseria: ''quattro zozzoni''. Una frase che alla curva non è andata proprio giù nonostante il riavvicinamento di questa estate a seguito di un incontro. Una trentina i ragazzi che hanno momentaneamente messo da parte il rancore per aiutare la squadra a portare avanti regolarmente la coppa Italia e la città a mantenere il proprio lustro.

La grande nevicata che ha coperto l'Italia non ha risparmiato neanche Viterbo che è rimasta congestionata nelle ultime ore. Scuole e uffici chiusi in attesa dell'intervento del Comune. Tranne lo stadio. A quello, secondo la normativa della Lega, deve pensarci la società. E se entro 48 ore il campo non risulta pulito, salvo ordinanza della prefettura e conseguente rinvio, si va verso la pesante sconfitta a tavolino. Ma la squadra, sotto l'occhio vigile di mister Stefano Sottili, si allena lontana da Viterbo e raggiungere il campo per liberarlo dalla neve non è stato possibile per la società che si è messa nelle mani dei suoi tifosi a cui ha fornito l'assistenza di qualche addetto. Ci hanno pensato loro, con forza e passione, a far tornare alla luce il discusso prato sommerso da una trentina di centimetri di neve.