ANNO 14 n° 120
''Oggi sarą una giornata molto calda''
Attesi altri manifestanti al presidio vicino al casello autostradale di Orte
14/12/2013 - 00:00

di Filippo Gianfermo

ORTE - Oggi (sabato 13 dicembre, ndr) sarà la giornata più ''calda' della protesta dei Forconi della Tuscia, che da giorni presidiano l'area prospiciente il casello autostradale di Orte. 

''Attendiamo molte altre persone - annuncia Roberto, coordinatore del movimento - e tutti insieme, in modo pacifico, senza violare nessuna norma, intensificheremo la protesta. Vogliamo che tutti sentano le nostre ragioni. E rimarremo qui fino amercoledì prossimo''.  

Nessun problema con gli automobilisti e i camionisti in transito, costretti a incolonnarsi e a procedere a passo d'uomo: ''Siamo molto contenti - aggiunge Roberto - per la comprensione, l'apporto e il supporto che le persone rimaste bloccate nelle loro auto ci manifestano. Molte di loro, invece di arrabbiarsi, ci donano qualche soldo per comprare l'acqua o per i manifestanti e ci dicono che le nostre motivazioni  sono anche le loro''.

Alla domanda su fino a quando continuerà la protesta, Il coordinatore risponde: ''Non lo sappiamo, ma noi siamo qui e ci saremo ancora. Probabilmente fino a mercoledì prossimo. Poi vedremo...''.

C'é poi Ervin, un giovane 31enne che non nasconde il suo dissenso verso lo Stato: ''Questa - dice - é la protesta del ceto medio-basso. E' la protesta della gente che lavora fino a 12-14 ore al giorno per arrivare a fine mese. Gente di cui lo Stato non si ricorda o finge di non ricordarsi e alla quale antepone le banche. Io appartengo a Casapound - precisa - ma non é una manifestazione politica, qui c'è gente di ogni ceto e di ogni ideologia. Questa é la protesta degli italiani''. 

Un agricoltore della zona interviene: ''Sono stufo, mi chiedono sempre più tasse, più passa il tempo e più me le chiedono in anticipo. Ci stanno rendendo la vita impossibile, fatico a mettere il tozzo di pane sulla tavola ai miei figli per pagare le tasse, cosa vogliono prendersi ancora? É ora di dire basta''.

La protesta é viva e più che mai, c'è malumore tra i manifestanti che hanno definito la polizia ''oggi meno disponibile alla tolleranza rispetto a ieri'', anche se non c'è stato alcun problema di ordine pubblico nonostante il numero dei manifestanti sia cresciuto di giorno in giorno.

Mentre risuonano di continuo le note dell'Inno di Mameli e i tricolori sventolano, tra i Forconi gira un volantino in cui vengono ribaditi i motivi della protesta. Intanto i manifestanti familiarizzano tra loro, si scambiano e viveri portati da ciascuno e, di tanto in tanto, vengono offerti anche agli automobilisti che esprimono la loro solidarietà. 

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