di Alessia Serangeli
VITERBO – Si assenta per il pranzo e, quando torna, si accorge che il sigillo dell’urna è alterato. Da qui, il sospetto che gli scrutatori avessero sottratto qualche scheda.
L’episodio si è verificato a Montalto, dove si è rischiata la sospensione e il conseguente annullamento della tornata elettorale.
I fatti. Intorno a mezzogiorno il presidente del seggio fa una breve pausa pranzo e, non appena rientra al seggio, si rende conto che il sigillo rosso è stato come manomesso. Chiede spiegazione agli scrutatori, ma nessuno risponde. “Non sanno come sia potuto accadere”.
Nasce un’accesa discussione e i toni si fanno sempre infuocati, fino a quando intervengono i carabinieri di servizio al seggio e, poco dopo, il maresciallo Sebastiano Zampone.
Del fatto viene avvisato il comando provinciale di Viterbo e, quindi, la Prefettura e la Procura della Repubblica di Civitavecchia. Il responso è il seguente: “il voto procede regolarmente fino alle 15, poi il conteggio di schede ed elettori”. Che, in effetti, combacerà perfettamente e si scoprirà che a “manomettere” il sigillo dell’urna era stato un movimento brusco da parte di uno scrutatore.
Conclusioni. Sergio Caci può dormire sonni tranquilli: è lui il nuovo sindaco di Montalto di Castro.