ANNO 14 n° 119
La Stampa rilancia petizione per Civita
Gią 16mila le firme raccolte per il riconoscimento come patrimonio dell'umanitą
11/06/2015 - 02:01

BAGNOREGIO - Continua a riscuotere consensi l'appello lanciato due settimane fa per salvare Civita di Bagnoregio, che ha come obiettivo principale il riconoscimento del borgo tra i siti Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. Sedicimila le firme raccolte, al ritmo di circa un migliaio al giorno.

A rilanciare l'iniziativa è stato il quotidiano La Stampa, che analizza la situazione della ''Città che muore'' in lotta contro la natura: tre le frane che si sono verificate negli ultimi sette mesi, e secondo i geologi del Museo Geologico e delle Frane del paese per ripararle sarebbero necessari almeno 7 milioni di euro.

Il riconoscimento Unesco può essere la carta giusta? Secondo La Stampa, i siti patrimonio dell’Umanità in Italia sono 51, una cifra record nel mondo, ma in un Paese in cui il turismo vale l’8,6% del Pil con una ricchezza prodotta di 136 miliardi. In Francia, dove i siti sono 39, la quota sul pil è del 9,3% con 185 miliardi di euro. In Spagna, dove i siti sono 44, il turismo produce 160 miliardi, il 14,9% del Pil.

Il riconoscimento comporterebbe la cessione della priorità sul territorio all'umanità e l'impegno a mantenerlo nelle condizioni in cui si trova attualmente: in pratica, l'inizio di un percorso e non un punto d'arrivo. I siti devono realizzare un piano di gestione e trovare da soli risorse per la conservazione di quello che da quel momento è diventato un patrimonio dell’umanità.

Stano alll’analisi di Francesco Badia, docente di Economia all’università di Ferrara, ad aver completato il piano sono stati 25 siti (53,2%). In 6 casi (12,8%) il piano è apparso in una fase di realizzazione piuttosto avanzata, negli altri 16 (34,0%) la realizzazione è sembrata arretrata o, addirittura, assente.

Secondo il sindaco Bigiotti, per garantire la conservazione di Civita serve un fondo permanente di un milione di euro. Soldi che non arriveranno in caso di riconoscimento, che non porta soldi ma obbliga a cercare risorse.

Ecco però che l'Unesco può diventare la chiave per attirare finanziamenti a salvaguardia del borgo, che nel frattempo continua a far registrare cifre record nelle visite, con 3-4 mila turisti in arrivo ogni fine settimana.





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