ANNO 14 n° 120
Droga, scacco
a sodalizio criminale
Imponenti i numeri dell'operazione
che ha visto impegnati oltre 400 militari
fra carabinieri e finanzieri
20/06/2012 - 04:00

di Alessia Serangeli

VITERBO – Quattrocento militari; un centinaio di mezzi più un elicottero e unità cinofile. Trentacinque ordinanze di custodia cautelare; oltre quaranta perquisizioni e quasi cinque chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati.

Sono imponenti i numeri dell’operazione, denominata “Vito”, con cui Arma dei carabinieri e Guardia di finanza hanno sgominato un sodalizio criminale attivo in mezza Tuscia, ma con canali di rifornimento nei quartieri capitolini di San Basilio e Torre Angela; e con una rete di spaccio ramificata anche nelle province di Terni, Firenze, Matera fino a Venezia.

Il blitz. E’ scattato alle prime luci dell’alba di ieri mattina, quando, disseminati in cinque regioni italiane, sono entrati in azione la bellezza di quattrocento militari, supportati da unità cinofile e da un elicottero. Su trentacinque ordinanze di custodia cautelare spiccate dalla Procura viterbese per spaccio e reati contro il patrimonio, ne sono state eseguite trenta, di cui ventitre in carcere e sette ai domiciliari.

I cinque che mancano all’appello - tutti stranieri - sono tuttora latitanti. E, mentre uno (marocchino) è recentemente stato colpito da decreto di espulsione, si sospetta che anche gli altri quattro (due romeni e altrettanti albanesi) abbiano pensato bene di tornare nei loro paesi di origine. “Abbiamo motivo di credere che gli indagati latitanti siano già espatriati”, ha detto il capitano Emanuele Pietroni, comandante della Compagnia delle fiamme gialle, durante la conferenza stampa di ieri, indetta per illustrare i dettagli dell’operazione che prende il nome dal modello di furgone Mercedes usato dai “nostri” per la consegna a domicilio della droga.

Durante il maxiblitz, carabinieri e finanzieri hanno eseguito oltre quaranta perquisizioni, al termine delle quali sono stati sequestrati quasi cinque chili di droga tra cocaina, hashish, ketamina, marijuana e canapa indica.

Le indagini. Due anni giusti giusti. Tanto è durata l’attività info-investigativa dei carabinieri facenti capo al colonnello Gianluca Dell’Agnello e dei finanzieri del comandante provinciale Alfonso Amaturo. Il fascicolo, di cui è titolare il sostituto Paola Conti, era infatti stato aperto nel giugno 2010, in seguito ad un arresto avvenuto in flagranza di reato nel comprensorio civitonico. “Sorprendemmo un pusher mentre faceva ritorno da Roma, dove aveva fatto rifornimento.

In quell’occasione sequestrammo un chilo di marijuana e circa cento grammi di cocaina”. A spiegarlo il capitano Giovanni Martufi, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri, a margine della conferenza stampa. Ed è stato sempre Martufi a sottolineare come non sia stato semplice riuscire a scovare gli indagati, quelli stranieri in particolar modo.

“Nel corso delle indagini – ha detto - hanno spesso cambiato dimora e domicilio e la loro localizzazione è stato piuttosto complicata”.

Le località interessate dal blitz sono state: Caprarola, Carbognano, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Gallese, Soriano nel Cimio, Vallerano, Vignanello e Vitorchiano, per quanto riguarda il Viterbese; Capena, Ciampino, Fonte Nuova, Rignano Flaminio e i quartieri Esquilino, San Basilio e Torre Angela, per Roma; poi ci sono Terni, Venezia, Pontassieve (in provincia di Firenze) e Policoro (Matera).

 





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