ANNO 14 n° 120
Bustarelle e mazzette alla Asl, Bruno Rapiti licenziato
La decisione della dirigenza
01/02/2017 - 18:26

VITERBO – Intascava mazzette per rilasciare invalidità civili, dopo l’arresto ai domiciliari arriva il licenziamento. Bruno Rapiti, colto in flagrante dalla Guardia di finanza mentre riscuoteva tangenti nel suo ufficio di medicina legale di Civita Castellana lo scorso 19 settembre, non lavorerà più per la Asl di Viterbo.

Tale provvedimento arriva il giorno prima dello scandalo dell’ospedale Belcolle che ha visto indagati, a seguito delle indagini predisposte dalla procura di Viterbo in collaborazione con la stessa Asl e eseguite dalla guardia di finanza, 23 dipendenti, tra cui 18 infermieri e 6 medici, incluso un dirigente, con l’accusa di assenteismo e truffa ai danni dello Stato.

''I colpevoli saranno puniti'', così Daniela Donetti, direttrice dell’Asl di Viterbo, ha commentato il comportamento dei “furbetti del cartellino” e chi, tra loro, si gonfiava gli stipendi per un ammontare complessivo di oltre 1,3 milioni di euro. Le parole della Donetti, alla luce del licenziamento di Bruno Rapiti, assumono quindi ancor più efficacia e validità.

È stata applicata la legge Madia per l’ex dipendente della Asl, originario di Vallerano. L’uomo, incastrato dalle indagini delle Fiamme gialle, si è ritenuto colpevole di aver intascato una mazzetta di 1000 euro, per l’ottenimento di una dichiarazione di invalidità civile. La bustarella, consegnata nelle mani di Bruno Rapiti sotto gli occhi vigili degli agenti della guardia di finanza, sarebbe stata solo la prima “rata” di un complessivo pagamento da parte di un paziente di 2000 euro per il servizio da lui svolto.

Lo scorso 19 settembre sono scattate immediatamente le manette per il valleranese e dopo pochi giorni, il 21 settembre, è arrivata dal giudice delle indagini preliminari, Stefano Pepe, la convalida agli arresti domiciliari. Bruno Rapiti, già sospeso dal lavoro che svolgeva per la Asl presso Civita Castellana, il 30 gennaio è stato definitivamente licenziato.





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