VITERBO - Foglio di via obbligatorio per i 34 attivisti che nella notte tra martedì e mercoledì si sono introdotti nel mattatoio Ilco di Acquapendente, hanno liberato 21 agnelli e si sono incatenati in quello che hanno definito il 'corridoio della morte', l'area che gli animali attraversano prima di andare al macello.
Una volta sgomberati dalle forze dell'ordine e portati in questura e presso la caserma carabinieri di Tuscania, sono stati identificati e denunciati.
Piero Camilli, titolare della Ilco, a sua volta ha sporto denuncia contro di loro per il furto degli agnelli.
I 34 attivisti, italiani, francesi e tedeschi, sono accusati di occupazione d'azienda, resistenza e furto. Contestualmente il questore Silipo ha firmato il foglio di via obbligatorio: per una durata cha varia da 3 ai 5 anni non potranno fare ritorno nel territorio della provincia.
Il questore Silipo, facendo il punto sulla vicenda, ha elogiato il lavoro delle forze dell'ordine. ''L’intervento ci ha visto preparati - ha detto - e all’alba abbiamo diretto tutte le operazioni di sgombero nel momento in cui ci siamo resi conto che non poteva esserci dialogo. Le operazioni non sono state semplici, visto che erano incatenati. Le operazioni sono state delicate. Siamo intervenuti con fermezza ma anche attenzione per non fare male a nessuno''.