LONDRA - La carovana europea dell’Associazione Juppiter per il Giubileo della Speranza, ha scelto il cambiamento come tema simbolico per
inaugurare il proprio cammino. Partiti da Piazza del Viminale a Roma, i
partecipanti – adolescenti, ragazzi con disabilità, educatori e giovani
comunicatori – sono atterrati nella capitale britannica, città simbolo di
una trasformazione continua, dove la modernità si intreccia con una
storia millenaria.
Grazie al supporto del Ministro degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, i pionieri di Juppiter hanno iniziato il loro viaggio presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Un incontro che ha inteso sottolineare il valore del progetto Back Home come esperienza dicittadinanza attiva, consapevolezza e costruzione di un’Europa piùsolidale.
L’Ambasciatore, Inigo Lambertini, nel salutare il presidente di
Juppiter, Salvatore Regoli impegnato a Milano in un incontro con don
Antonio Mazzi, ha voluto accogliere personalmente il gruppo,
rivolgendo loro parole di incoraggiamento e stima. “Questa è casa
vostra, la casa di tutti gli italiani a Londra - ha detto l’Ambasciatore -.
Qui vivono oltre 320 mila connazionali e sono certo che storie come la
vostra rappresentino una speranza concreta per tanti giovani.
Complimenti per quello che fate, e in bocca al lupo per questo
bellissimo viaggio”.
Nel corso della giornata, il gruppo ha visitato alcuni dei luoghi più
rappresentativi della capitale britannica, tra cui l’Abbazia di
Westminster. Proprio qui, i ragazzi si sono soDermati su una frase incisa
su un antico epitaDio anglicano del XII secolo: ”Quando ero giovane e
pieno di sogni, volevo cambiare il mondo. Poi ho capito che dovevo cominciare da me stesso. E quando ho cambiato me stesso, è cambiata la mia famiglia, è cambiato il mio paese, ed è cambiato il mondo”.
Un passaggio che racchiude il senso profondo di Back Home: un
viaggio che parte dal cambiamento personale per arrivare a trasformare
ciò che ci circonda.
“Ringrazio l’ambasciatore Lambertini per l’accoglienza e le parole rivolte
ai nostri ragazzi - ha dichiarato Regoli - Cambiare non significa perdere
se stessi, ma trovare un modo nuovo di esserci, più consapevole e più
vero. Il cambiamento è il motore della speranza: oggi più che mai serve
il coraggio di mettersi in cammino, con fiducia e responsabilità”.
Nel frattempo, gli autieri dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia, alla
guida delle autovetture fornite da Audi – L’Automobile Roma, scortati
dalla Lamborghini Urus della Polizia di Stato, sono partiti da Roma alla
volta di Calais, dove si ricongiungeranno con la carovana dopo la
traversata della Manica.
Domani la spedizione proseguirà verso Canterbury, punto di inizio della
storica via Francigena, e Stonehenge, luogo aDascinante e carico di
mistero. Ogni tappa è un passo in avanti nel segno della speranza, della
fragilità che si fa forza, e di un’Europa che si riscopre comunità.