ANNO 15 n° 342
Foto precedente
Viterbo accende il Natale in memoria del 15enne Leonardo Cristiani
Luminarie e un angelo di luce su Viale Trieste, albero natalizio alla Quercia e un calendario di eventi per una cittą che si unisce nel ricordo e nella speranza

VITERBO — Ieri sera, la frazione della Quercia e Viale Trieste si sono illuminate con una forte carica di commozione: le luminarie natalizie, l’albero acceso nella piazza principale e un angelo luminoso — posizionato sul tratto di strada dove ha perso la vita lo scorso giugno il quindicenne Leonardo Cristiani — hanno dato inizio a una serie di eventi comunitari pensati per vivere le feste all’insegna di memoria, solidarietà e partecipazione.

L’iniziativa — promossa dalla Pro Loco Viterbo insieme alla comunità pastorale di S. Maria dell’Edera, Paradiso e Quercia — ha visto accendersi le luci di Viale Trieste e dell’albero natalizio della frazione. Nel punto esatto dell’incidente che ha tolto la vita a Leonardo è stato collocato un angelo di luce, simbolo del ricordo e della vicinanza alla sua famiglia: sarà proprio la sua famiglia a premere il pulsante che illuminerà il viale.

Durante la conferenza di presentazione, la presidente della Pro Loco, Irene Temperini, ha spiegato che l’obiettivo è “portare luce in un luogo che per loro era buio, dolore, tristezza”.

Secondo i promotori, le luminarie lungo Viale Trieste — con circa quaranta installazioni luminose e rosoni — rappresentano un segnale tangibile di speranza e un gesto di comunità, reso possibile grazie al contributo del comune, della provincia, di Confartigianato, di Banca Lazio Nord e di altri sponsor.

L’accensione dà il via al progetto natalizio denominato La Luce del Natale, che farà battere il cuore della Quercia e delle sue frazioni fino al 6 gennaio 2026.

Nel programma figurano:

- la mostra 100 Presepi nel Chiostro — giunta alla decima edizione — ospitata nel chiostro del complesso di Santa Maria della Quercia;

- un presepe vivente realizzato con il contributo del gruppo scout FSE Viterbo 1;

- concerti (ad esempio quello della banda Banda Musichiamo), cori, rappresentazioni e altri momenti di aggregazione promossi sul territorio.

Come ha ricordato il parroco e vicario episcopale alla cultura, Don Massimiliano Balsi, «essere luce è un compito»: anche una piccola luce nel buio può avere un valore profondo, specialmente quando serve a restituire un segno di speranza a chi ha sofferto.

L’idea dell’«angelo di luce» nasce dalla volontà di far sentire la vicinanza della comunità alla famiglia di Leonardo, trasformando un luogo di tragedia in un simbolo di speranza e memoria condivisa.

Le luminarie, insieme alle iniziative natalizie distribuite tra la Quercia, l’Edera, il Paradiso e il centro storico, mostrano un volto di Viterbo che vuole essere accogliente, sensibile e capace di trasformare il dolore in solidarietà.




Facebook Twitter Rss