ANNO 15 n° 274
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Progetto Croce Rossa: “Il futuro ha una lunga storia: proteggiamoli”
Si è tenuto lo scorso 27 settembre presso la sala del consiglio comunale del comune di Castel Sant’Elia

CASTEL SANT’ELIA - Lo scorso sabato 27 settembre presso la sala del Consiglio Comunale del Comune di Castel Sant’Elia è stato presentato il progetto “Il futuro ha una lunga storia: proteggiamoli”, dedicato alla salvaguardia dei beni culturali in tempo di pace.

Si tratta di un progetto che Croce Rossa porta avanti, con forza e determinazione, anche al fine di far conoscere quanto sottoscritto nella Convenzione dell’Aja del 1954 con l’obiettivo “di proteggere i beni culturali in caso di conflitto armato attraverso misure preventive in tempo di pace”.

“Colpire un bene culturale significa colpire l’identità di un popolo. Conservare la memoria significa trasmettere la nostra storia a chi verrà dopo di noi” ha dichiarato Cecilia Paolucci, Assessore alla Cultura del Comune di Castel Sant’Elia, sottolineando l’impegno costante dell’Amministrazione per la tutela del territorio e del suo patrimonio storico-culturale.

Il Sindaco di Castel Sant’Elia, Arch. Vincenzo Girolami, ha rivolto un saluto e un sentito ringraziamento alla Croce Rossa Italiana per il ruolo e le attività svolte a difesa del patrimonio culturale ed ha sottolineato il costante impegno operato per salvaguardare i beni culturali, storici e archeologici del territorio.

Alla presentazione del progetto è intervenuto il Presidente Regionale della Croce Rossa Lazio Salvatore Coppola che ha ringraziato l’Amministrazione Comunale e il Sindaco per la sensibilità dimostrata dichiarando: “Lo Scudo BLU dà immediatamente l’idea di protezione, permette di conoscere il bene culturale sottoposto a tutela che rappresenta la cultura e l’attenzione di una comunità alla propria storia” ed ha rivolto un ringraziamento particolare al Comitato di Nepi-Castel’Sant’Elia-Monterosi, presente all’iniziativa nella persona del Presidente Carlo Marchionni, della Consigliera Cecilia Medici in rappresentanza del Consiglio Direttivo e dei volontari presenti in delegazione.

La Delegata Regionale per il Diritto Internazionale Umanitario e referente regionale del progetto Francesca Tabacci ha ripercorso tutte le tappe della campagna “Scudo BLU” dichiarando: “Il messaggio più importante è promuovere la cultura e custodire le norme che tutelano i beni culturali. Il nostro impegno si fonda sui principi e valori umanitari riconosciuti a livello internazionale, ed oggi, ogni giorno, è sempre più importante ricordare il diritto umanitario”. Lo Scudo BLU, ratificato anche dall’Italia, è un simbolo internazionale. Segnalare i beni culturali in tempo di pace significa proteggerli in caso di conflitto armato o calamità, per continuare a custodire la memoria collettiva.

La Croce Rossa del Lazio conta oggi 190 volontari formati su questo tema e ha già collocato 14 Scudi Blu nella Regione, con progetti che si estendono dal Comitato di Acquapendente fino a Greccio. Proprio a Greccio è prevista la tappa finale della Campagna di sensibilizzazione Scudo BLU, qui si incontreranno tutti i volontari e le Amministrazioni Comunali che in questo anno di attività hanno fatto conoscere il progetto ed apposto gli scudi nei diversi territori.

La cerimonia si è poi spostata e l’evento è culminato con la collocazione dello Scudo Blu presso le Mura Farnesiane che immettono nell’antico borgo storico. Le Mura Farnesiane oltre che per il valore storico rappresentano l’idea di delimitare una porzione di territorio rendendolo riconoscibile nella sua storia.

“Magnifico bersaglio: tuteliamoli in tempo di pace per proteggerli in teatro di conflitto armato” è il messaggio guida dell’iniziativa.




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