VETRALLA - In due, con il volto coperto da caschi, armati di pistola e di pugnale, alle 17,53 di oggi, hanno fatto irruzione nel supermercato Sigma di Vetralla. Una volta dentro, hanno puntato le armi contro i dipendenti costringendoli a consegnare loro l'incasso, circa 5mila euro. Subito dopo si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter Yamaha Tmax. Ma gli è andata male: nel giro di meno di mezz'ora, dopo un inseguimento di 2 chilometri e mezzo sull'Aurelia bis, sono stati bloccati i e arrestati dalla polizia.
Non appena i proprietari del supermercato hanno dato l'allarme al 113, è entrata in azione Squadra mobile di Viterbo, diretta dal vicequestore Fabio Zampaglione. Gli investigatori si sono recati nel supermercato e hanno raccolto le prime testimonianze, compresa la descrizione dell'abbigliamento dei malviventi, che sono risultate decisive per il loro arresto.
Contemporaneamente è scattato il piano antirapina sull'intero territorio provinciale. In particolare è stato allertato il commissariato di Tarquinia, in quanto gli investigatori avevano intuito che i banditi si stavano dirigendo verso il litorale. Ed è stata proprio una pattuglia degli agenti del commissariato, coordinati da Gina Cordella, a intercettare lo scooter con a bordo i rapinatori, intimandogli l'alt. Ma i due, anziché fermarsi, hanno accelerato tentando di seminare l'auto della polizia.
E' così iniziato uno spericolato inseguimento, durato oltre 2 chilometri, reso difficoltoso dal traffico e dalle caratteristiche dell'Aurelia bis, con continue curve e dossi. Infine, i banditi sono stati bloccati: si tratta di due pregiudicati romani, di 41 e 51 anni, con precedenti per rapina e altri reati.
Poco dopo, alla centrale operativa della Questura è arrivata la chiamata di un poliziotto libero dal servizio, che segnalava di aver trovato, sul ciglio della strada, uno zaino sospetto. Zaino che oltre a corrispondere a quello descritto dai testimoni, conteneva la pistola e il pugnale utilizzati dai malviventi nonché l'intero bottino. Evidentemente i rapinatori se ne erano disfatti durante l'inseguimento.
I due banditi sono stati infine rinchiusi nel carcere di Civitavecchia sotto l'accusa di rapina a mano armata aggravata e porto abusivo di armi. Ora sono in attesa della convalida dell'arresto.
Le indagini sono ancora in corso al fine di accertare se i due siano responsabili di altri colpi analoghi messi a segno a Vetralla o in altre località della Tuscia.