ANNO 15 n° 351
La questione della bonifica del Pascolaro arriva in parlamento
Movimento 5 stelle: “Dati Arpa pesantissimi, il Governo dica se il piano attuale è ancora adeguato o se preferisce andare avanti facendo finta di nulla”

GRAFFIGNANO - “Come promesso ai cittadini della Valle del Tevere, il Movimento 5 stelle ha depositato in Parlamento un'interrogazione a risposta scritta sul sito orfano di Pascolaro, Casettone e bivio del Pellegrino, a firma dell’onorevole Ilaria Fontana, indirizzata al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica”.

L’interrogazione parte da alcuni punti fermi:

il sito di Pascolaro è un’area agricola nella valle del Tevere, interessata da storici sversamenti e interramenti di rifiuti industriali, già classificata come “sito orfano”, per questo sito sono stati stanziati 13 milioni di euro di fondi PNRR (Misura M2C4 – investimento 3.4) con decreto direttoriale del 25 gennaio 2024 del Ministero dell’Ambiente, la normativa (D.Lgs. 152/2006, Parte IV, Titolo V) prevede che qualsiasi bonifica debba essere preceduta da un piano di caratterizzazione serio e da una analisi di rischio sito-specifica.

Nel testo si ricorda che, secondo le analisi svolte negli anni, l’area potenzialmente interessata dalla contaminazione è dell’ordine di 150 ettari, ma il piano di caratterizzazione approvato è fermo a circa 50 ettari, con campionamenti più superficiali rispetto alla profondità a cui arrivano gli inquinanti.

La parte più pesante riguarda però i nuovi dati ARPA Lazio 2025:

27 nuovi campioni di suolo e sottosuolo mostrano cromo esavalente (Cr VI) con valori tra 2 e 2,3 mg/kg, a ridosso o sopra la soglia per aree a verde/residenziali. A circa 4,5 metri di profondità sono stati rilevati valori fuori scala di zinco (fino a 8100 mg/kg), piombo (1300 mg/kg), rame (900 mg/kg), cadmio (16 mg/kg), mercurio (15 mg/kg), cioè ben oltre i limiti previsti per i siti a uso commerciale/industriale, oltre ad arsenico, nichel e altri metalli pesanti.

Questi dati confermano la presenza di “hotspot” di contaminazione molto severa, anche oltre i 3 metri di profondità, e aprono un problema serio sulla compatibilità del piano di caratterizzazione attualmente in vigore.

Per questo l’interrogazione chiede due cose molto precise al Ministro:

Se il Governo è a conoscenza delle nuove risultanze ARPA 2025 sul sito di Pascolaro e se le ritiene compatibili con il piano attuale, limitato a circa 50 ettari e con campionamenti più superficiali.

Se sono state avviate o si intendono avviare revisioni e integrazioni del piano di caratterizzazione e delle successive fasi di bonifica, con speciale attenzione al rischio per le acque sotterranee e quindi per le falde utilizzate in agricoltura e nella vita quotidiana.

In altre parole, il Movimento 5 Stelle chiede al Governo di dire chiaramente se intende allargare e aggiornare il piano, tenendo conto della realtà emersa dai nuovi dati, o se pensa di andare avanti facendo finta di nulla.

L’interrogazione non arriva nel vuoto: è la risposta politica a quanto i cittadini hanno pubblicamente denunciato in questi giorni, chiedendo al M5S di tornare in prima linea sulla bonifica del sito orfano.

Già con il primo comunicato abbiamo detto che il 19 dicembre saremo presenti al consiglio comunale di Graffignano e che avremmo portato la vicenda anche in Parlamento. Oggi questo impegno è nero su bianco nell’atto depositato dall’on. Fontana che ringrazio pubblicamente per la solerzia e la tempestività dell’intervento

Questa interrogazione nasce direttamente dalla voce dei cittadini. Le loro preoccupazioni sono le nostre. Quando vediamo dati ARPA con metalli pesanti oltre soglia, a diversi metri di profondità, non possiamo accettare piani di caratterizzazione al ribasso o bonifiche “a pezzi”. Vogliamo sapere se il Governo intende allargare il perimetro delle indagini e mettere davvero in sicurezza il sito, a partire dalle falde.

Il messaggio ai residenti di Pascolaro, Casettone, bivio del Pellegrino e di tutta la Valle del Tevere è semplice:

il 19 dicembre saremo in consiglio comunale per pretendere trasparenza sui progetti, cronoprogrammi chiari e responsabilità scritte, in Parlamento abbiamo acceso un faro su questa vicenda, chiedendo al Ministro risposte puntuali sui nuovi dati ARPA e sulle scelte future e continueremo a lavorare anche in Regione e negli enti competenti, per evitare scorciatoie, minimizzazioni e scaricabarile tra istituzioni.

 

 

Massimo Erbetti, Coordinatore provinciale M5S




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