


VITERBO - Un pezzo di Cina è sbarcato questo pomeriggio a Viterbo, e non per una semplice gita turistica. La solenne Sala Rossa di Palazzo dei Priori ha fatto da cornice a un incontro che potrebbe aprire scenari interessanti per il territorio della Tuscia. La sindaca Chiara Frontini e l'assessore ai gemellaggi Patrizia Notaristefano hanno accolto una delegazione ufficiale proveniente dalla provincia dell'Hubei.
Non una delegazione qualsiasi, ma un drappello di comitati dal nome chilometrico che da solo basterebbe a riempire un paragrafo: il Comitato Provinciale della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese (CPPCC) dell'Hubei, affiancato dai comitati municipali di Suinzhou e Jingzhou. Nomi che suonano complessi, ma che nascondono intenzioni molto concrete.

Sul tavolo delle trattative, un menù ricco di portate. Si è parlato di sinergie nel settore turistico – e come dar loro torto, con il patrimonio che Viterbo offre – ma anche di cooperazione in agricoltura, economia e incentivi fiscali. Un occhio di riguardo è stato dedicato alla promozione di scambi culturali e, soprattutto, alla protezione dei beni artistici, tema su cui Italia e Cina possono vantare un'esperienza millenaria.

All'incontro presente anche il presidente del sodalizio dei facchini Massimo Mecarini, che ha ringraziato la delegazione per l'interesse dimostrato verso la Macchina di Santa Rosa.
A questo proposito Mecarini ha invitato gli ospiti a ritornare il prossimo settembre per assistere al trasporto.
In sala anche i rappresentanti del mondo imprenditoriale e associativo locale.

Al termine dell'incontro la sindaca e i membri della delegazione hanno siglato un memorandum, che forse, aprirà un nuovo capitolo sulla collaborazione culturale, turistica e commerciale tra le millenarie Cina e Tuscia.