VITERBO - Domenica 26 febbraio riapre la pesca sportiva alla Trota e come ogni anno la Provincia di Viterbo ha provveduto alla riproduzione della specie.
Sono state immesse nelle acque dei fossi 3500 trote della specie Fario e 2000 della specie Iridee del peso di 250 grammi.
L’attività di pesca alla Trota è consentita nelle acque secondarie di categoria A e precisamente:
Fosso Stridolone – Acquapendente e Proceno
Fosso Timone - dal mulino di Cellere alla Cascata di Canino
Torrente Vionica – Castiglione in Teverina
Rio Fabrica – Fabrica di Roma
Rio Paranza – Orte
Fosso Valdano – Sutri
Fosso Tinozza – Capranica
Torrente Rigomero – dal ponte sulla strada Tuscanese fino all’incrocio fra il Torrente Biedano ed il Torrente Leia (Comune di Vetralla)
Fosso Cenciano – a monte della sorgente del Fosso Cenciano fino alla confluenza con il Fosso Ferriere in località Madonna del Soccorso (Comune di Corchiano).
Per volontà dell’assessore provinciale alla Pesca Franco Simeone la Provincia ha provveduto ad immettere nei corsi d’acqua lo stesso numero di trote dell’anno precedente, venendo il più possibile incontro alle richieste del mondo della pesca sportiva, nonostante le poche risorse da investire.
L’assessore ha inoltre raccomandato il rispetto delle regole, ad iniziare dall’obbligo per ogni pescatore di non prelevare dalle acque più di sei esemplari a giornata.