CIVITA CASTELLANA - Da giorni dai rubinetti delle case di Civita Castellana non esce un filo d'acqua. Non è un problema esclusivo della città delle ceramiche, questo ormai è appurato. Tutta la Tuscia ha sete, e pare non esista al momento una soluzione che risolva in modo definitivo il problema, se il grosso del problema è legato alle enormi dispersioni idriche causate da condutture vetuste e, in misura minore, anche dalle irrigazioni sulle colture intensive.
Per il momento si corre ai ripari, la Telete chiede ai sindaci di invitare la popolazione a fare un uso misurato e senza sprechi dell'oro azzurro e i primi cittadini battono a suon di ordinanze. Si va avanti cosi ormai da anni. Per buona pace dei cittadini che pagano regolarmente un servizio sempre più carente. A Fontana Quaiola, fanno sapere alcuni cittadini, manca l'acqua da oltre un mese, tanto che dopo varie segnalazioni al gestore, è stata posizionata un'autobotte per l'approvvigionamento di acqua potabile: una soluzione contingente per venire incontro alle necessità della popolazione durante i lavori per 'l'entrata in esercizio dei nuovi punti di approvvigionamento', fa sapere Talete in una nota 'resisi necessari a causa della limitazione del flusso idrico proveniente dal serbatoio del Barco'.
Ma il popoloso quartiere cittadino non è l'unico ad avere dei problemi: a macchia di leopardo numerose zone di Civita sono alle prese con questi disagi, via Bonanni, via 4 Giornate di Napoli, la lista è lunga. Nel frattempo sui social le polemiche infiammano: 'Tra poco saremo costretti a comprare l'acqua minerale anche per lavarci', sbotta un cittadino. 'I nuovi punti di approvvigionamento individuati quando saranno operativi? Risolveranno la scarsità idrica estiva?', si chiede un altro cittadino avvilito. C'è anche chi pensa al conto da pagare: 'Oltre alla falda si abbasserà anche il costo della bolletta?
'Ma l'abbassamento del flusso idrico da cosa è dato'?, si interroga il consigliere di Rifondazione Comunista, Yuri Cavalieri. 'E' possibile che un organo istituzionale informi la cittadinanza solo delle conseguenze e non delle cause che le generano?'. Per chiarire la situazione e portarla a conoscenza della cittadinanza, i consiglieri di minoranza Cavalieri (RC), Biondi (M5S) e Brunelli (Pd), hanno chiesto al sindaco Giampieri di convocare una commissione ad hoc in cui sia presente anche un rappresentate Talete per i dovuti chiarimenti. 'Speriamo - dice Biondi - di arrivare al più presto ad una soluzione definitiva per il bene di tutti. Ad oggi sappiamo che l'infrastruttura idrica perde tra il 40 e il 50 percento dell'acqua captata. La metà della portata idrica viene dispersa. Lo scorso anno abbiamo fatto uno studio da cui è emerso che dei tre pozzi che servono la città: Barco, Faleri e Sassacci, il primo ha una portata annua di 366.249.000 litri, il secondo 499.735.000 e il terzo 76.704.000. Sono cifre impressionanti e se non ci fossero le perdite attuali avremo una situazione decisamente più tranquilla e gestibile'