ANNO 15 n° 128
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Chirurghi viterbesi arrestati
al Sant'Eugenio
Paolo e Marco Palombo avrebbero compiuto interventi fantasma

RONCIGLIONE – Due chirurghi originari di Ronciglione arrestati per truffa e falso: avrebbero compiuto interventi chirurgici ''fantasma'', apposto firme false sui registi delle presenze e compiuto mobbing nei confronti dei loro sottoposti. Si tratta di Paolo e Marco Palombo, finiti da un paio di giorni ai domiciliari: il primo è primario dell’unità operativa complessa di chirurgia plastica e grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, mentre il secondo è dirigente medico e direttore facente funzioni dello stesso reparto. L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal gip Anna Maria Fattori, a seguito delle indagini del Nas coordinate dal pm Letizia Golfieri.

L'indagine dei carabinieri del Nas ha avuto origine nel giugno 2013, a seguito della denuncia del direttore generale della Asl Roma C, Antonio Paone, dalle cui dichiarazioni era emerso come Paolo Palombo utilizzasse la sala operatoria piccola dell’ospedale per interventi non inseriti in alcuna lista operatoria. L’ipotesi accusatoria è che i fratelli Palombo, considerando il reparto cosa propria, avrebbero insieme agli altri indagati - la caposala Cinzia Faina e il dottor Riccardo Pietrantoni – ‘’utilizzato i locali, le apparecchiature e il personale Asl per fini diversi da quelli istituzionali, eseguendo un intervento chirurgico, non presente nelle liste di prenotazione, senza espletare la procedura amministrativa richiesta, per l’esecuzione di un intervento in regime di convenzione e omettevano di riportare nel registro operatorio l’operazione eseguita al fine di occultare l’esecuzione della stessa’’.

Marco Palombo, inoltre, coperto dal fratello, avrebbe fatto registrare la propria presenza in servizio nella struttura pubblica mentre telecamere e cellule telefoniche lo segnalavano altrove.




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