ANNO 14 n° 117
Stipendi congelati, la società: ''Serve meritocrazia''
08/11/2013 - 04:00

VITERBO – Si sgonfia il caso stipendi perché non esistono in alcun modo problemi economici nella Viterbese. Fermo restando che la famiglia Camilli ha le spalle larghe e che è arrivata a Viterbo per far calcio in modo serio e con l’obiettivo di scalare velocemente le categorie dilettantistiche, da fonti non ufficiali – ma smentite dalla proprietà - sono rimbalzate delle voci che parlavano di rimborsi spesa (è la dizione esatta tra i dilettanti) congelati. E invece la società chiede meritocrazia un modo per spronare tutti al massimo impegno, un pungolo forte per spingere il gruppo a “sudare” la maglia e a meritarsi la riconferma in vista del mercato di gennaio.

Mancano cinque partite all’apertura delle contrattazioni e la Viterbese ha l’esigenza di andare a puntellare l’organico per renderlo ancor più competitivo di quello che è. Cinque partite e cinque punti da recuperare nei confronti del Rieti: l’impresa non è impossibile anche perché alla vigilia di Natale i sabini giocheranno lo scontro diretto al Rocchi. Alla squadra vengono richiesti corsa, impegno e sacrificio che saranno adeguatamente remunerati.






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