ANNO 14 n° 118
Schiaffi e insulti a ragazzino disabile, assistente scolastica sospesa dal servizio
03/04/2014 - 08:10

VITERBO - Schiaffi, insulti e strattonamenti nei confronti di uno studente gravemente disabile da parte di chi, più di ogni altro nell'ambiente scolastico avrebbe dovuto tutelarlo: la sua insegnante di sostegno.

Un'altra orribile vicenda, dopo quella della materna di Monterosi, iniziata dopo la segnalazione della madre di un ragazzo gravemente disabile di 12 anni, che frequenta una scuola del capoluogo cittadino, relativa a presunti maltrattamenti cui era sottoposto il figlio durante le lezioni.
La donna, in particolare, aveva riferito al personale specializzato della Squadra mobile, che il figlio aveva confidato a lei e ai medici che lo hanno in cura, fatti che l’avevano insospettita sul metodo educativo adottato dall’assistente. 
'Le immediate attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica - spiegano gli inquirenti - consentivano di acquisire alcuni iniziali riscontri a quanto riferito dalla donna'. Inoltre 'il ragazzino sentito a verbale nelle forme dell’audizione protetta, alla presenza di esperti di psicologia infantile, raccontava di essere vittima di episodi di maltrattamento, di varia natura, durante l’orario scolastico'. 
Per verificare quanto emerso in questa prima fase degli accertamenti investigativi, la magistratura ha dato il via libera al capo della Mobile Fabio Zampaglione al posizionamento delle telecamere. 'Abbiamo avviato servizi di intercettazione video-ambientali nelle aule dell’istituto frequentato dalla vittima'. E, con l’ausilio degli strumenti tecnici, gli operatori di polizia hanno documentato episodi in cui la donna si rendeva protagonista di atti di vessazione fisica (percosse, schiaffi, calci, spintoni, immobilizzazioni violente) nei confronti dell’alunno. 'Sono state  anche registrate numerose conversazioni dal chiaro contenuto vessatorio di tipo psicologico, dal momento che il piccolo, durante le lezioni, era minacciato, offeso e deriso con frasi irripetibili'.
Trasfuse tutte le risultanze investigative in una dettagliata informativa, l’autorità giudiziaria, ieri mattina, ha emesso un'ordinanza di applicazione di misura interferiva nei con sospensione dal servizio di assistente scolastico nei confronti dell'insegnante. 
Asio carico è stato configurato il resto di maltrattamenti nei confronti di un minore disabile, a lei affidato per ragioni di cura, educazione, vigilanza e custodia, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei riguardi di un minore degli anni 18.  Un'altra orribile vicenda, dopo quella della materna di Monterosi, iniziata dopo la segnalazione della madre di un ragazzo gravemente disabile di 12 anni, che frequenta una scuola del capoluogo cittadino, relativa a presunti maltrattamenti cui era sottoposto il figlio durante le lezioni.

La madre, in particolare, aveva riferito al personale specializzato della Squadra mobile, che il figlio aveva confidato a lei e ai medici che lo hanno in cura, fatti che l’avevano insospettita sul metodo educativo adottato dall’assistente. 
''Le immediate attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica - spiegano gli inquirenti - consentivano di acquisire alcuni iniziali riscontri a quanto riferito dalla donna''. Inoltre ''il ragazzino sentito a verbale nelle forme dell’audizione protetta, alla presenza di esperti di psicologia infantile, raccontava di essere vittima di episodi di maltrattamento, di varia natura, durante l’orario scolastico''. 

Per verificare quanto emerso in questa prima fase degli accertamenti investigativi, la magistratura ha dato il via libera al capo della Mobile Fabio Zampaglione al posizionamento delle telecamere. 'Abbiamo avviato servizi di intercettazione video-ambientali nelle aule dell’istituto frequentato dalla vittima'. E, con l’ausilio degli strumenti tecnici, gli operatori di polizia hanno documentato episodi in cui la donna si rendeva protagonista di atti di vessazione fisica (percosse, schiaffi, calci, spintoni, immobilizzazioni violente) nei confronti dell’alunno. ''Sono state anche registrate numerose conversazioni dal chiaro contenuto vessatorio di tipo psicologico, dal momento che il piccolo, durante le lezioni, era minacciato, offeso e deriso con frasi irripetibili''.

Trasfuse tutte le risultanze investigative in una dettagliata informativa, l’autorità giudiziaria, ieri mattina, ha emesso un'ordinanza di applicazione di misura interferiva nei con sospensione dal servizio di assistente scolastico nei confronti dell'insegnante. A suo carico è stato configurato il resto di maltrattamenti nei confronti di un minore disabile, a lei affidato per ragioni di cura, educazione, vigilanza e custodia, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei riguardi di un minore degli anni 18.  





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