ANNO 14 n° 119
Maltrattamenti Fantappiè: nuove indagini sul conto
dell'assistente scolastica
04/04/2014 - 02:01

VITERBO – (ale.ser.) “Immagini che lasciano l’amaro in bocca”. Così, chi ha visto quei video shock che ritraggono l’assistente scolastica sospesa dal servizio per maltrattamenti nei confronti di un ragazzino di dodici anni diversamente abile. “Un bambino con gravi handicap (come in questo caso, ndr) sviluppa una sensibilità superiore e avrebbe quindi bisogno di maggiori tutele e metodi educativi più delicati rispetto agli altri”, scrive il gip nell’ordinanza. E, invece, veniva “schiaffeggiato, preso a calci, deriso ed “insultato con parole irripetibili”. A confermarlo ci sono immagini definite “agghiaccianti” che, tuttavia, non sono state divulgate.

Un’orribile vicenda avvenuta nella scuola media Luigi Fantappiè, che fa seguito a quella emersa nella scuola materna comunale di Monterosi meno di un mese fa, quando la maestra C.D. era stata arrestata per maltrattamenti aggravati perché compiuti su minori di anni 14. In quel caso i bambini avevano appena tre anni: sull’insegnante di Monterosi, solo pochi giorni fa, si è pronunciato il tribunale della Libertà che ha rigettato il ricorso presentato dal suo avvocato Massimo Pistilli.

Per l’assistente scolastica, dipendente di una cooperativa che fa capo al Comune e che si occupa del sostegno a persone portatrici di handicap nelle scuole, il gip per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo, Franca Marinelli, ha emesso la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni di servizio.

“E’ una vicenda molto delicata, la nostra assistita non ci autorizza a dare alcuna informazione”. Così, raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri, l’avvocato Fabrizio Ballarini che, insieme alla collega Stefania Sensini, assiste la donna.

Il provvedimento è stato notificato mercoledì scorso dagli uomini della Squadra mobile di Fabio Zampaglione, che hanno condotto le indagini.

“L’ordinanza cautelare scaturisce da una riservata attività investigativa condotta dal personale della sezione specializzata della Mobile”, hanno spiegato dagli uffici di piazzale Romiti. “Le indagini sono partite a fine novembre, dopo la segnalazione da parte della madre di presunti maltrattamenti subiti dal figlio durante le lezioni”.

La donna, in particolare, aveva raccontato che il ragazzino aveva confidato ai medici che lo hanno in cura episodi che l’avevano insospettita circa il metodo educativo dell’assistente.

“Le immediate attività d’indagine, coordinate dalla locale procura della Repubblica – hanno spiegato gli investigatori - hanno consentito di acquisire alcuni iniziali riscontri su quanto detto dalla madre”. Poi l’audizione protetta del bambino che, alla presenza di esperti di psicologia infantile, ha raccontato di essere vittima di episodi di maltrattamento, di varia natura, durante l’orario scolastico”.

Successivamente, per accertare quanto emerso in questa prima fase degli accertamenti investigativi, l’avvio di servizi di intercettazione video-ambientali nelle aule dell’istituto frequentato dal ragazzino.

“Con l’ausilio degli strumenti tecnici, abbiamo documentato episodi in cui la donna si rendeva protagonista di atti di vessazione fisica, come percosse, schiaffi, calci, spintoni, immobilizzazioni violente nei confronti dell’alunno. Sono state anche registrate numerose conversazioni – hanno detto in conclusione gli investigatori - dal chiaro contenuto vessatorio di tipo psicologico, dal momento che il piccolo, durante le lezioni, era minacciato, offeso e deriso con frasi irripetibili”.

A carico dell’assistente è stato configurato il reato di maltrattamenti nei confronti di un minore disabile, a lei affidato per ragioni di cura, educazione, vigilanza e custodia. Con l’aggravante di aver commesso il fatto nei riguardi di un minore degli anni 18.

I legali, adesso, hanno la possibilità del Riesame ma, come anticipato all’inizio, non rilasciano alcuna dichiarazione trattandosi di una faccenda particolarmente delicata.

Anche perché le indagini sul suo conto, come confermato dalla Questura, non sono concluse. “Potrebbero esserci risvolti, perché a quanto risulta l’assistente svolgeva servizio anche presso altri istituti e, quindi, potrebbe non trattarsi di un episodio isolato”. Sul piano delle indiscrezioni di “palazzo”, infatti, va detto infine che ieri mattina è circolata la voce che la donna, già in passato, sarebbe stata protagonista di situazioni simili.





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