ANNO 14 n° 110
Ricci (Pd): ''Chiedemmo al centrodestra di anticipare i soldi per risolvere il problema arsenico, ma la maggioranza respinse la nostra proposta''
05/01/2013 - 04:00

VITERBO - ''Circa un anno fa proponemmo al Comune di anticipare la somma necessaria per l'installazione dei dearsenificatori negli acquedotti con più alta concentrazione di arsenico, ma la nostra richiesta venne respinta. Il sindaco Giulio Marini e la maggioranza di centrodestra ci risposero che il problema sarebbe stato risolto, grazie ai fondi della Regione Lazio, entro il 31 dicembre 2011. Ora, i risultati sono sotto gli occhi di tutti''. Così il segretario cittadino e vice capogruppo Pd a Palazzo dei Priori Alvaro Ricci.

''Se ci avessero dato retta - aggiunge - migliaia di viterbesi avrebbero avuto l'acqua potabile. Invece, ci sono zone della città, soprattutto nell'area nord, costrette a convivere con concentrazioni di arsenico superiori ai 19 microgrammi/litro''.

Alla domanda su perché il Comune avrebbe dovuto farsi carico di una spesa che non gli competeva, Ricci risponde: ''Noi non intendevamo certo 'regalare' quei soldi alla Regione. Più semplicemente e più ragionevolmente proponevamo che Palazzo dei Priori utilizzasse parte dei fondi nelle casse del Comune, che si aggiravano sui 20 milioni di euro, per allestire i dearsenificatori negli acquedotti più a rischio e, subito dopo, mettesse in mora la Regione affinché li restituisse. Del resto ci sono stati altri sindaci di comuni più piccoli che hanno seguito questa strada''.

Ricci ricorda che la proposta scaturì da un convegno organizzato dal circolo Pd di San Martino al Cimino, una delle zone più esposte all'arsenico con oltre 20 microgrammi/litro, al quale parteciparono la Talete, il rappresentanti dell'associazione Medici per l'ambiente ed altri esperti.

''Il diniego del centrodestra - conclude - ha fatto sì che la situazione diventasse qual è: migliaia di famiglie, tra il 60 e il 70% dell'intera popolazione, che non possono usare l'acqua pubblica a scopi alimentari e nemmeno per lavarsi i denti a causa di una concentrazione di arsenico superiore ai 19 microgrammi/litro. C'è poi la situazione drammatica in diverse località cittadine, dove l'arsenico arriva a quota 36''.





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