ANNO 14 n° 118
Talete - Assemblea a vuoto, arriva l'Ato unico regionale
Lo ha reso noto l'assessore all'Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei
08/11/2011 - 13:26

VITERBO – Nel Lazio ci sarà un solo Ato (Ambito territoriale ottimale) per la gestione del ciclo delle acque, dalla captazione alla depurazione. La legge che lo istituisce è attualmente al vaglio della conferenza Stato-Regioni è sarà approvata dal Consiglio della Pisana entro il 31 dicembre prossimo. Lo ha annunciato oggi a Viterbo l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei, nel corso dell’assemblea dei sindaci della Ato 1 – Lazio Nord-Viterbo, del quale fanno parte 61 comuni, 58 del Viterbese e 3 della provincia di Roma, convocata per l’approvazione del bilancio semestrale di Talete, la società per azioni a intero capitale pubblico incaricata della gestione del servizio idrico.

“Con un solo Ato – ha spiegato Mattei – si avrà una gestione e una tariffa unica in tutti i 378 comuni del Lazio. La Regione – ha aggiunto – si farà carico esclusivamente dei costi delle infrastrutture, come ad esempio le opere di connessione degli acquedotti o gli impianti di depurazione dell’arsenico, mentre la gestione ordinaria del servizio sarà demandata a 5 sub autorità autonome, una per ogni provincia’’.

Per quanto riguarda i debiti di Talete, vicini ai 10 milioni di euro, Mattei ha detto: ''Tenere in piedi la società con la metà dei 61 comuni aderenti è un'impresa pressoché impossibile. Se a questo si aggiunge che 7 comuni ancora fuori dalla Spa, hano presentato ricorso al Tar per l'aumento delle tariffe della fornitura dell'acqua all'ngrosso, il quadro è ancora più complicato, perché Talete richia incassa circa 600mila euro in meno''. 

Infine, Mattei ha escluso un commissariamento della Talete, proprio in virtu del fatto che entro l'anno sarà varata la legge di riordino del sistema idrico, con l'istituzione di un unico Ato regionale. 

Ad avviso di Marco Fedele, presidente della Talete, alle prese con un buco di bilancio di circa 8 milioni di euro, aggravato da un evasione di oltre 2 milioni l’anno, “l’assunzione di responsabilità da parte della Regione, annunciata dall’assessore Mattei, è positiva, perché dà una prospettiva alle società di gestione e permette loro di programmare una politica industriale a lunga scadenza’’.

Rimane ancora aperta, però, la questione economica e patrimoniale che investe la società, con la richiesta avanzata dalla Spa ai soci di 9 milioni di euro. Per questo l'assemblea è stata rinviata al 21 novembre, quando dovrà essere approvato il bilancio semestrale, dopo aver concocato però l'Ato il 17 novembre per comunicare ai sindaci e pianificare l'ingresso nell'Ato unico regionale.





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