ANNO 14 n° 118
''L'Unitus si pone in una posizione di primato nell'astrobiologia, in Italia e in Europa''
L'intervento del prof. Onofri dopo l'intervista al professor Vannini, candidato Rettore
17/09/2019 - 16:12

Riceviamo e pubblichiamo da Silvano Onofri, professore del dipartimento di scienze ecologiche e biologiche dell'Università della Tuscia

VITERBO - Gentilissima Direttrice, leggo in una recente intervista del prof. Vannini un accenno a due argomenti di ricerca che mi sono particolarmente vicini: l’Antartide e lo spazio. Quale fondatore e promotore della Sezione di Viterbo del Museo dell’Antartide, inserito dal Rettore nel Sistema Museale di Ateneo, faccio notare che la Sezione ha partecipato a tutte le manifestazioni divulgative ed educative organizzate dal UNITUS negli ultimi anni.

Per quanto riguarda poi la collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, con la leadership del programma ''Vita nello spazio, origine, presenza, persistenza della vita nello spazio, dalle molecole agli estremofili”, la Tuscia in effetti si pone in una posizione di primato nell’astrobiologia, in Italia e in Europa. Infatti per iniziativa del Rettore Ruggieri, si è tenuta il 4 giugno 2019 una conferenza stampa presso il Rettorato che ha portato anche alla trasmissione di un lungo servizio al TGR Rai.

Perfettamente consapevole dell’importanza dell’informazione per favorire lo sviluppo dell’università e della scienza, continueremo a fare il meglio per questo scopo. Il comunicato stampa relativo è di seguito. Le chiedo cortesemente di pubblicare questa mia nota.

 Questo progetto di ricerca, presentato a firma del Rettore Ruggieri, è risultato vincitore di un bando competitivo dell’ASI ed ora è un contratto del costo complessivo di circa 3,5 milioni di Euro tra ASI e UNITUS. Responsabile del programma è il sottoscritto Silvano Onofri, Professore ordinario del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche. Il Prof. Raffaele Saladino è responsabile dell’unità di ricerca sulla chimica prebiotica.

Al progetto scientifico partecipano come subcontraenti l’Istituto Nazionale di Astrofisica (sedi di Arcetri (FI) resp. John Robert Brucato, e Trieste resp. Juan Vladilo), il CNR (istituti a Napoli resp. Beatrice Cobucci-Ponzano e a Roma resp. Giovanna Costanzo), la Scuola Normale Superiore di Pisa (resp. Vincenzo Barone), le Università di Padova (resp. Nicoletta la Rocca), Roma Tor Vergata (resp. Daniela Billi), Perugia (resp. Nadia Balucani) e Napoli Federico II (resp. Marco Moracci). I migliori scienziati italiani nei campi dell’astrofisica, dell’astrochimica e dell'astrobiologia collaboreranno nei prossimi 3 anni, e per la prima volta, per cercare risposte in tre principali filoni di ricerca sperimentale:

 Delineare i possibili scenari e le condizioni sulla Terra e su altri corpi celesti, come Titano, per la formazione delle basilari molecole biologiche che costituiscono i mattoni con cui si è generata la vita

 Indagare i limiti fisici entro i quali può esistere la vita terrestre e, usando camere di simulazione delle condizioni ambientali di Marte e delle Lune ghiacciate di Saturno e Giove, sperimentare se le forme di vita microbiche estreme possano vivere in tali condizioni

 Indagare sperimentalmente quali categorie di stelle emettano luce efficace per la fotosintesi dei microrganismi che hanno consentito ai primordi la vita sulla Terra, e analizzare quale composizione atmosferica si formi in queste condizioni. I dati ottenuti permetteranno di rendere mirata la ricerca di esopianeti abitabili, e possibilmente abitati da organismi viventi, in altri sistemi solari nella Galassia, anche sulla base della loro composizione atmosferica.

Particolarmente curata sarà formazione di personale scientifico, con un investimento di circa 850.000 Euro. Il programma di divulgazione prevede un sito dedicato, partecipazione ai social-network, programmi di diffusione nelle scuole. I programma rafforzerà in maniera significativa la presenza, la capacità di proposta e di ricerca italiane nel campo della ricerca dell’origine e della presenza della vita al di là della Terra, in campo europeo e mondiale. L’obiettivo è raggiungere un primato italiano nel campo dell’astrobiologia a livello europeo.






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