ANNO 14 n° 117
Forum mondiale del turismo, Viterbo c'č
Barelli, in rappresentanza del sindaco, per due giorni a Zhengzhou (Cina)
20/05/2016 - 18:29

di Andrea Arena

VITERBO – Volo Roma – Shangai delle 21, stasera. Al 9/B, finestrino, c’è un posto prenotato a nome Giacomo Barelli. Che dopo nove ore di volo intercontinentale scenderà, fresco come una rosa, in Cina. Di qui, sei ore per prendere la coincidenza, un’altra oretta di volo, e poi lo sbarco a Zhengzhou, bestione di città da 4 milioni e passa d’abitanti (oltre 7 la sua prefettura) nonché capitale della provincia di Henan, vale a dire la culla storica e culturale dell’antica Cina, patrimonio dell’Unesco dal 2000.

Qui, dal 24 al 26 maggio, si terrà l’International Mayor’s Forum on Tourism (comodamente abbreviabile in IMFT), vale a dire il forum internazionale dei sindaci sul turismo. Un evento di dimensione globale, che ogni due anni richiama in Cina non i tour operator o i grandi marchi del giro turistico, ma i sindaci, gli amministratori locali, coloro che programmano le politiche turistiche dei territori, e che possono definire alleanze e legami anche tra posti lontani e diversi.

Tra le centinaia di città di tutto il mondo rappresentate, ce ne saranno 26 provenienti dall’Italia. Naturalmente Viterbo, ma anche Matera (che nel 2019 sarà capitale europea della cultura) o la veneta Marostica. Il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini ha delegato il suo assessore Barelli a rappresentarlo in questa delicata trasferta. Il viaggio e l’alloggio sono tutti a carico dall’organizzazione cinese – è sempre meglio precisarlo in questi tempi di soliti sospetti e di battutine che non fanno più ridere – mentre lo stesso Barelli sottolinea: ''A carico degli invitati c’era soltanto il visto, che mi sono pagato da solo. Ringrazio naturalmente la prefettura di Zhengzhou, la provincia di Henan e il governo cinese per l’invito. Per la città di Viterbo è un onore’’. Barelli porta con sé delle targhe regalo con l’immagine del Palazzo dei papi: un omaggio all’ospitalità, che da quelle parti – almeno secondo i luoghi comuni – è qualcosa di sacro. ''Non solo – prosegue l’assessore – avrò anche una chiavetta Usb con tutte le immagini e il materiale su Viterbo e sulle sue ricchezze storiche, artistiche, paesaggistiche’’.

Saranno due giorni di incontri e tavoli, di confronti sui grandi temi strategici del turismo, di rapporti da avviare e di altri da consolidare. E per Viterbo sarà anche l’occasione di ritrovare i vecchi amici di Luoyang, città che pure si trova nella provincia dell’Henan, con la quale Viterbo è in contatto da qualche tempo, e di cui ha ospitato una delegazione nello scorso novembre: ''Sarà un piacere rivederli – dice Barelli – e proseguire per quella strada che presto dovrebbe sfociare in un gemellaggio ufficiale’’.

Difficile però che si parli ancora del progetto – ambizioso anzicheno – di portare la Macchina di Santa Rosa ai piedi della Grande Muraglia, come si era ipotizzato, a volte incautamente, in passato. Con il progetto del museo delle Macchine che sta decollando qui, sarebbe davvero inopportuno spedire in Oriente un esemplare storico (riconoscimento Unesco, sei mesi ad Expo) come Fiore del cielo. Magari una copia perfetta, alla cinese, giusto per restare tra i luoghi comuni…





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