ANNO 14 n° 118
False fatturazioni ed evasione Iva, arrestato commerciante
13/06/2014 - 13:51

TARQUINIA - C'è anche un tarquiniese tra i 41 indagati nell'ambito della maxi operazione di carabinieri e finanza denominata Octopus. Importava grosse partite di telefonini cellulari dalla Repubblica di San Marino e li rivendeva all'ingrosso in Italia senza versare l'Iva. Inoltre, avrebbe emesso una considerevole quantità di fatture false per giustificare le movimentazioni di denaro che gli servivano per la sua attività. Queste le accuse che hanno portato all'arresto di Andrea Cesarini, 41 anni, ex impiegato di banca, titolare di un ingrosso di cellulari a prezzi particolarmente scontati.

L'arresto dell'uomo, sottoposto ai domiciliari a Pescia Romana è scaturito da un'indagine condotta dagli uomini della Guardia di Finanza della tenenza di Tarquinia.

Le indagini, avviate nel 2011 dall'Arma dei carabinieri di Reggio Emilia, ha portato all'arresto di 41 persone per frode fiscale e riciclaggio, tra cui, appunto, Andrea Cesarini. Secondo quanto si è appreso, una delle società ''cartiera'' scoperta nell'ambito dell'operazione aveva sede nella Tuscia, 

Cesarini, dopo aver lavorato alcuni anni in una banca, aveva aperto un negozio di telefonia nei pressi dell'ospedale di Tarquinia che, successivamente, aveva ceduto per per avviare un attività di commercio all'ingrosso di cellulari con forti sconti.

Nei mesi scorsi la sua attività è finita nel mirino de finanzieri che, dopo una serie di accertamenti, hanno depositato un dettagliato rapporto alla procura. Infine, l'ordinanza che lo ha portato ai domiciliari.

Le indagini sono ancora in corso e non è escluso il coinvolgimento di altre persone.





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