ANNO 14 n° 118
Esposto in Procura delle associazioni
Presentato da Solidarietà Cittadina, Rifondazione, Forum Acqua pubblica,
Usb e Viterbo Venti Venti: ''Vogliamo accertare le responsabilità''
22/10/2014 - 14:23

VITERBO – Arsenico, si muovono le associazioni. E decidono di presentare un esposto contro ignoti alla Procura della repubblica: il loro obiettivo è accertare eventuali responsabilità nei confronti di chi avrebbe dovuto risolvere il problema. E si sono affidate allo studio dell'avvocato Carlo Mezzetti. Le associazioni che vogliono presentare l'esposto sono Solidarietà Cittadina, Rifondazione Comunista, Forum Acqua pubblica, Usb e Viterbo Venti Venti. La questione si trascina stancamente da oltre dieci anni: si è andato avanti di rinvio in rinvio senza mai arrivare ad una soluzione definitiva.

Dal 2001 quando è entrata in vigore le legge che impone il limite di 10 microgrammi per litro gli abitanti della Tuscia continuano a non poter usufruire dell'acqua potabile. E sono costretti ad utilizzare le fontanelle che erogano acqua dearsenificata. L'ultima deroga è quella che aveva come date limite il 31 dicembre 2012 superta la quale i Comuni sono stati costretti ad emanare l'ordinanza di non potabilità delle acque.

Resta sullo sfondo la correlazione tra l'assunzione di arsenico e l'incidenza di alcune malattie (diabete e tumori). Nonostante tutto in molto comuni della Tuscia la presenza di arsenico nell'acqua è di molto superiore ai 10 microgrammi per litro. 'Adesso è il momento di dire basta – affermano in coro i portavoce delle associazioni -. Il nostro obiettivo è la tutela della salute dei cittadini: non vogliamo che il caso di Viterbo sia simile a tanti altri in questo Paese. Vogliamo accertare le responsabilità di questa situazione. Ci sono comuni in cui i dearsenificatori non sono stati ultimati, altri in cui non esistono'. E allora hanno deciso di alzare la voce e lo fanno attraverso un esposto contro ignoti. E' l'ennesimo capitolo della vicenda.





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