ANNO 14 n° 117
Viterbese, è il momento di accelerare
Arriva la Caninese al Rocchi: bisogna vincere senza fare troppi calcoli

di Domenico Savino

VITERBO - Prima il campionato, poi la Coppa. Inizia il girone di ritorno per la Viterbese e si parte con il derby al Rocchi contro la Caninese. L’obiettivo è sbrigare la pratica maremmana senza troppa fatica, per poi rivolgere lo sguardo alla sfida di Ladispoli - dove servirà la migliore Viterbese per prendersi la finale. Un obiettivo per volta, senza caricarsi di eccessive tensioni. Con questo spirito è stata condotta la settimana completa di allenamenti per la truppa gialloblu in vista del triplice impegno in sette giorni che attende gli uomini di Claudio Solimina.

E’ il momento di pigiare l’acceleratore per sfiancare la concorrenza: lo permette il calendario e soprattutto una rinnovata tenuta di squadra che, anche quando non si esprime al massimo, riesce a prendersi tutto. La Viterbese giocherà alle 14,30 dopo aver saputo dell’esito del match del Rieti impegnato a Montefiascone. I gialloblu devono fare innanzitutto il loro dovere e cioè vincere: se poi dovesse arrivare l’aiuto dai falisci, allora tanto di guadagnato.

Ma fondamentale sarà affrontare con il piglio giusto la Caninese, penultima in classifica: approccio feroce e applicazione costante devono essere i tratti distintivi della partita condotta dalla Viterbese, che dall’altra parte della barricata troverà una squadra in difficoltà: lo dice la classifica. Numeri impietosi inchiodano la formazione allenata da Riccardo Sperduti: penultima a 14 punti in condominio con il Fregene, una rosa fatta di tanti giovani e qualche elemento d’esperienza. E tra i pali esordirà Maurizio De Bartolo, appena tesserato. Lui grande tifoso della Viterbese farà il suo esordio in assoluto in Eccellenza al Rocchi contro la squadra che ha sempre amato.

Per i maremmani il futuro passa anche e soprattutto dalla gara del Rocchi. Dopo la sconfitta nel recupero contro la Fonte Nuova, serve una prestazione maiuscola per evitare di non deprimersi ulteriormente. Va detto che la classifica in zona play out è corta: la sest’ultima posizione è solo un gradino sopra e c’è tutto un girone da giocare.

Tuttavia la Viterbese deve pensare a sé stessa e deve limitare i calcoli: gli impegni sono incalzanti e non consentono di abbassare la tensione. Gli unici assenti sono Pero Nullo e Cirina: per il folletto di Fratta Todina si tenterà il recupero in vista della Coppa, ma l’idea è quella di non forzare i tempi evitando pericolose ricadute; per il difensore si tratta di un problema alla caviglia: al suo posto scaldano i motori Fapperdue e Mattia Marini. Solimina pende per il primo per poi fare la staffetta a Ladispoli.

Per il resto il tecnico romano non farà grossi esperimenti. Si cavalcherà la strada del 4-2-3-1 che allo stato attuale è l’assetto migliore per far coesistere gli elementi di qualità e avere la giusta dose di imprevedibilità. Il 4-4-2 va rivisto e riproposto in seguito: servono più allenamento e un maggiore affiatamento per evitare quei vuoti interpretativi visti contro il Villanova. E allora la formazione si disegna da sola: davanti a Boccolini la difesa è rigorosamente a quattro con Federici e Fapperdue centrali Rausa (o Kacka) e Toto esterni; Marinelli e Giannone a fare legna (anche se non è escluso l’utilizzo dal primo minuto di Faenzi per risparmiare il compagno); Giurato, Cerone e Gubinelli alle spalle di Vegnaduzzo.



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