ANNO 14 n° 117
Ex Chinotto Neri, il Comune esce allo scoperto
Giovedì l'incontro pubblico. L'associazione A Testa Alta incalza con nove quesiti

CAPRANICA – Finalmente l’amministrazione comunale batte un colpo. Sollecitato più volte dall’associazione A Testa Alta a chiarire pubblicamente alcuni aspetti della riqualificazione dell’ex Chinotto Neri, che dovrebbe prevedere la nascita di un centro commerciale sulle ceneri dell’ex stabilimento, il Comune ha organizzato per giovedì 11 ottobre alle 18.30 un incontro pubblico nella Chiesa di San Francesco.

''L’incontro – fa sapere l’amministrazione - risponde alla grande attenzione con la quale l’opinione pubblica locale sta guardando a questo progetto e alle proposte e sottoscrizioni che nel frattempo sono pervenute da parte di associazioni e comitati''.

Sarà l’occasione per illustrare il programma di intervento urbanistico proposto all’attenzione dell’amministrazione Comunale e per raccogliere osservazioni, istanze e pareri.

''L’istanza presentata dalla committenza – dice ancora l’amministrazione comunale - è finalizzata alla riqualificazione di un sito ormai in disuso che “dovrebbe assumere” una diversa destinazione così da renderlo nuovamente fruibile. Il compendio immobiliare, utilizzato sin dall’inizio come stabilimento industriale, è costituito da un corpo di fabbrica principale sviluppato su due piani fuori terra e 4 costruzioni separate utilizzate per attività complementari all’industria. L’intento proposto è quello di intervenire con un recupero integrale del comprensorio industriale con cambiamento della destinazione immobiliare a commercio al dettaglio''.

Quella di giovedì sarà l’occasione di un confronto pubblico anche tra il Comune e l’associazione ''A Testa Alta'' che da mesi sta chiedendo chiarimenti su alcuni punti del progetto all’esame dell’amministrazione del sindaco Nocchi.

L’associazione guidata da Antonio Morera intende incalzare il sindaco su nove punti. Vuole sapere: perché il Comune è “obbligato a deliberare l’apertura del centro commerciale e non si può fare nulla”; che cos’ha di ''pubblico'' l’interesse di un privato e in che consiste il beneficio pubblico della cittadinanza nel far fare a un privato un centro commerciale; perché solo grazie all’azione dell’associazione a Testa Alta questa operazione è diventata di pubblico dominio;

perché invece di incontrare i proprietari che hanno presentato il progetto, il Comune incontra la società che comprerà dopo la delibera;  perché invece di approfondire pubblicamente l’impatto dell’opera sul tessuto sociale di Capranica, il Comune incontra solo i futuri proprietari che hanno esclusivo interesse a tutelare il proprio investimento;

perché il Comune non ha aperto una trattativa con gli attuali proprietari per acquistare l’ex MineralNeri e valorizzarla per utilizzo veramente pubblico; se il Comune di Capranica vanta dei crediti nei confronti della società proprietaria del sito; perché non viene chiarito pubblicamente che le eventuali assunzioni nel centro commerciale avverranno unicamente a discrezione del privato proprietario senza alcun vincolo di prelazione su cittadini di Capranica e che è prassi assumere mediante cooperative con contratti a termine;

perché non si procede alla valorizzazione del patrimonio di Capranica incentivando una economia basata sulle eccellenze locali anche a finalità turistiche, ma si sceglie la strada della grande distribuzione sapendo che produrrà la  desertificazione delle attività commerciali locali, l’abbattimento del valori immobiliari, la trasformazioni di Capranica in paese dormitorio''

Tutte domande a cui ''A Testa Alta'' giovedì attende risposte.

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