ANNO 14 n° 133
''Vogliamo il campetto
al parco''
Boldorini riporta i commenti dei fruitori della villa comunale
24/04/2017 - 09:54

BASSANO ROMANO – Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Alfredo Boldorini:

Non si placano i commenti sul campetto al parco pubblico. Dopo aver presentato il 30 marzo scorso una interrogazione in consiglio comunale sul perché la giunta Maggi non abbia pensato, visti i lavori di riqualificazione di una parte del parco pubblico, di costruire un campetto da calcio per i nostri ragazzi, è arrivata secca la risposta degli otto consiglieri di maggioranza. Maggi, Pierallini, Gori, Donati, Zibellini, Marchetti, Palazzetti e Moroni hanno firmato il documento dicendo no al campetto al parco pubblico. Sebbene fosse stato reclamato a gran voce da genitori, nonni e ragazzi, assidui frequentatori questi del parco di Via della Resistenza, gli 8 di Piazza Umberto I, forse pensando ad un mero e pretestuoso attacco politico, sono stati inamovibili. Non pensando al contrario che l’istanza, in questo caso, gli perveniva dalla popolazione per il tramite del consigliere Boldorini, non hanno neppure preso in considerazione la proposta, smentendo lo sportello l’''Amministrazione ascolta i cittadini'', denotando nel contempo una scarsa vicinanza alle interrogazioni provenienti dalla popolazione. Che chiedeva solo di ritornare sui propri passi ed analizzare la proposta sotto un’altra ottica. Quella appunto sociale ed aggregativa.

Genitori e nonni si sono domandati: è più importante spostare una fontana o costruire un campetto da calcio no frill per i nostri figli?

La risposta dell’amministrazione comunale guidata dal giovane Maggi è stata lapidaria: ''Non è prevista la pratica sportiva nel parco pubblico''.

Nel week end appena trascorso, armato di penna e taccuino virtuale, mi sono recato in via della Resistenza ed ho voluto ascoltare dalla viva voce di alcuni genitori e nonni di ragazzi cosa ne pensavano di questo argomento anche alla luce della risposta della maggioranza. Tralasciamo il fatto che i ragazzi da anni ormai sono soliti giocare a calcio sul selciato dell’arena a contatto con carrozzine, pedoni, anziani, i pali della pubblica illuminazione vengono usati come porte, il pallone che rotola in mezzo alle biciclette ma ciò che davvero ha suscitato grande ilarità è stata la risposta ''Com’è è noto l’orientamento generale dell’amministrazione comunale è quello di concentrare l’offerta sportiva presso la zona della Galilea''.

Questa risposta ha generato in alcuni genitori un senso di frustrazione e nervosismo. Questi alcuni commenti raccolti nel fine settimana.

''Come si permettono di dare queste risposte! La zona della Galilea è abbandonata da 30 anni. Nessuno in 3 decenni ha mai usufruito di quelle strutture. La zona è infestata da erbacce e rovi. Le ultime 6 amministrazioni l’hanno abbandonata''.

Ed ancora un altro: ''La Galilea è fuori mano. Con la mia famiglia veniamo al parco e vogliamo stare tutti qua, qui si sta bene. Il parco è a misura di famiglia: non vedo perché dovrei portare mio figlio lassù''.

Ed ancora un terzo. ''Ho passato i miei anni al vecchio campo di calcio a 5. Non dico che avrebbero dovuto farne un altro simile però un piccolo spazio di sfogo quello si. Giocare a calcio in sicurezza è sinonimo di socializzazione e aggregazione. Ho votato Maggi ma su questa ed altre questioni si stanno perdendo. Qui tutti i genitori sono per il campetto di calcio. Spero ritornino sui propri passi''.

Alfredo Boldorini
Consigliere comunale






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