


VITERBO - Dopo quasi un secolo, il Comune di Viterbo è pronto a mandare definitivamente in archivio il regolamento di polizia urbana del 1935. Il nuovo testo, composto da 40 articoli, ha iniziato ufficialmente il suo iter istituzionale a palazzo dei Priori e ha già ottenuto il primo via libera: la prima commissione consiliare ha approvato all’unanimità i primi 13 articoli.
A illustrare l’impianto generale del nuovo regolamento è stato il consigliere delegato alla sicurezza Umberto Di Fusco (Viterbo2020), che ha sottolineato l’urgenza di un aggiornamento ormai non più rinviabile. Il documento spazia dalla tutela del decoro urbano alla gestione degli animali domestici, passando per accattonaggio, bivacco, consumo di alcol e manutenzione degli immobili.
Con il nuovo regolamento non serviranno più ordinanze antibivacco specifiche. L’articolo 10 vieta infatti di sedersi, sdraiarsi o dormire su suolo pubblico, gradini, muretti, soglie di edifici pubblici e privati, nonché di mangiare e bere in modo considerato indecoroso negli stessi spazi.
Collegato a questo è l’articolo 21, che disciplina l’ordine di allontanamento, il cosiddetto “daspo urbano”. Il provvedimento verrà applicato a chi impedisce la fruizione di specifiche aree sensibili individuate dal Comune, tra cui San Pellegrino, l’area del Sacrario e San Faustino, via dell’Orologio Vecchio e viale Trento.
L’articolo 11 invece introduce un divieto chiaro contro l’accattonaggio molesto o che provochi intralcio o pericolo. Il divieto sarà assoluto nelle vicinanze di scuole, ospedali, uffici pubblici, luoghi di culto, cimiteri e all’interno dei parcheggi pubblici.
Per contrastare gli eccessi della movida, l’articolo 22 vieta il consumo e la detenzione per l’immediato consumo di bevande alcoliche in aree pubbliche. Vietata anche la detenzione di bottiglie in vetro o contenitori in metallo in strada: i gestori dei locali dovranno fornire contenitori alternativi per l’asporto.
Ampio spazio anche agli animali domestici. Il guinzaglio non potrà superare 1,50 metri nelle aree urbane. Ma la vera novità è l’obbligo, per i proprietari, non solo di raccogliere gli escrementi, ma anche di lavare con acqua la zona interessata. Sacchetti e bottiglietta dovranno essere sempre con sé ed esibibili su richiesta delle forze di controllo.
Nuove regole anche per l’estetica degli edifici: sarà vietato stendere panni, biancheria o oggetti che possano sgocciolare o far cadere polvere sulle aree di passaggio. I proprietari di immobili, anche disabitati, avranno l’obbligo di curarne la manutenzione e chiudere gli accessi per prevenire occupazioni abusive.
Il nuovo regolamento, ora, proseguirà il suo iter fino all’approvazione definitiva in consiglio comunale. Un passaggio che segnerà ufficialmente una svolta nella gestione del decoro, della sicurezza e della convivenza civile in città.