

VITERBO - Stretta sulla sicurezza nel cuore di Viterbo. Dopo i recenti episodi di violenza e le crescenti preoccupazioni dei residenti, l’area del Sacrario diventerà oggetto di un presidio costante. È quanto emerso dalla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato il 19 novembre in prefettura e guidato dal prefetto Sergio Pomponio.

Pomponio ha proposto un servizio di vigilanza dinamica dedicato proprio al Sacrario e alle vie che circondano piazzale Martiri d’Ungheria, considerato uno dei punti più critici della città. Il piano prevede controlli quotidiani — compresi i giorni festivi — a cura di polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza, con turnazione tra le forze dell’ordine. Anche la polizia locale sarà parte attiva del progetto, garantendo il supporto dei propri mezzi.
Il presidio coprirà la fascia oraria dalle 15 alle 21, con l’obiettivo di incrementare la percezione di sicurezza e prevenire nuovi disordini. La prefettura sottolinea che queste misure andranno ad aggiungersi a quelle già operative per il controllo del territorio, e che il monitoraggio costante permetterà di valutare, se necessario, ulteriori potenziamenti.
All’incontro erano presenti la sindaca Chiara Frontini e i vertici delle forze dell’ordine. Il Comitato ha fatto proprie le indicazioni arrivate dalla riunione tecnica del 14 novembre, dove era stata evidenziata la necessità di intensificare la presenza delle pattuglie nell’area.
La Lega accoglie il provvedimento con entusiasmo. Il consigliere comunale Andrea Micci parla di “decisione attesa e necessaria”, ricordando come il partito chieda da tempo un intervento deciso nelle zone dove il degrado e gli episodi di criminalità hanno limitato la fruizione degli spazi pubblici.
Micci sottolinea in particolare la situazione del parcheggio del Sacrario, spesso evitato dai cittadini per timore di aggressioni o risse: episodi che, secondo il consigliere, oltre a minare la sicurezza creano anche un danno economico al comune a causa dei mancati incassi.

“La città deve poter essere vissuta senza paura”, afferma il consigliere, ribadendo la necessità di liberare dal controllo della microcriminalità aree che svolgono un ruolo centrale nella mobilità urbana.
Nel suo intervento, Micci critica inoltre l’attuale gestione della sicurezza comunale, ritenendo insufficiente la presenza saltuaria del pulmino della polizia locale: “Non può essere presentato come un presidio efficace”.
Il piano del prefetto viene visto dalla Lega come un primo passo importante. Micci auspica che, qualora il monitoraggio evidenziasse ulteriori criticità, si possa arrivare rapidamente a un ampliamento dei controlli, includendo anche la mattina e soprattutto le ore notturne.