VITERBO – Un nuovo fardello grava sull’amministrazione Frontini; la sovraintendenza di Roma avrebbe sollecitato il Comune ad avviare un censimento e riordino degli atti amministrativi dal 1948 ad oggi.
I documenti, datati post-1948, sarebbero infatti per lo più ordinanze, delibere e verbali che, in modo non consono, sarebbero costuditi negli uffici comunali; per quanto riguarda i documenti antecedenti a questa data invece sono costuditi parte nell’Archivio di Stato di Viterbo, parte nella Biblioteca degli Ardenti. Questa situazione, quindi, comporta tutta una serie di problematiche: in primis risulta difficile, se non impossibile, reperire i documenti dei primi anni 50.
“Questa situazione” esorta la sovraintendenza di Roma “non può più essere sostenuta”; è stato quindi richiesto all’amministrazione comunale di coinvolgere un archivista per la creazione dell’archivio storico; Già in passato erano stati stanziati 50mila euro per un primo intervento, ma oggi il problema è tornato a bussare alle porte di Palazzo dei Priori, e ancora non è chiaro quale settore dell’amministrazione sarà responsabile del progetto; nel mentre, ad occuparsene sarà il settore della cultura.