ANNO 15 n° 345
Viterbo, inaugurazione di una nuova panchina rossa
'Questo non č solo un gesto simbolico, č un atto civico'
11/12/2025 - 09:46

VITERBO – Nella giornata di oggi, giovedì 11 dicembre, sarà inaugurata la panchina rossa presso l’assessorato delle Politiche sociali a Viterbo.

Così si è espresso il presidente dell’associazione Kyanos: “Un gesto che nasce per volontà dell’amministrazione non per celebrare, ma per ricordare, per dare visibilità e per assumere un impegno. L’inaugurazione di una panchina rossa non è solo un gesto simbolico: è un atto civico e politico che richiama ciascuno di noi alla responsabilità di contribuire, con continuità e coraggio, alla lotta contro la violenza maschile sulle donne”.

“Come presidente dell’associazione Kyanos e come responsabile del centro antiviolenza Penelope, sento profondamente il valore di questo momento. Ogni giorno, nei nostri servizi, incontriamo donne che hanno avuto la forza di chiedere di essere sostenute, donne che hanno trovato in noi uno spazio sicuro, un luogo di ascolto e di ricostruzione. Ma incontriamo anche la paura, il silenzio, l’isolamento, la solitudine. Viviamo accanto a storie che ci ricordano quanto la violenza sia un fenomeno strutturale, radicato nelle disparità, nei modelli culturali, nei pregiudizi che ancora resistono”.

“Questa panchina rappresenta tutto questo: le donne che non ci sono più, le donne che stanno ancora combattendo, e quelle che devono sapere che non sono sole”.

“Ringrazio l’assessorato alle politiche sociali del comune di Viterbo per aver voluto creare uno spazio che parli alla città, uno spazio che invita a fermarsi e a riflettere. Perché la violenza non è un fatto privato: è una questione che riguarda la comunità intera. E solo una comunità che riconosce il problema può essere parte della soluzione”.

“Come centro antiviolenza, - continua il presidente - crediamo in un lavoro condiviso, multidisciplinare, costituito di rete e di sinergie. Crediamo in una presa in carico che tenga conto della complessità della vita delle donne, delle loro fragilità ma anche delle loro risorse. Ogni professionista coinvolta nella relazione d’aiuto sa che la fuoriuscita dalla violenza è un lungo percorso, non un atto improvviso: un percorso che va sostenuto, accompagnato, protetto”.

“Oggi, scegliendo di essere all’ inaugurazione di questa panchina rossa, scegliamo di renderci ancora più visibili e più responsabili. Scegliamo di dire alle donne: il vostro coraggio non è invisibile. Scegliamo di dire agli uomini: la violenza non ha giustificazioni, non ha sfumature, non ha attenuanti. Scegliamo di dire alla nostra città: la violenza si può fermare, ma occorre il contributo di tutti”.

“Con l’auspicio - conclude - che questa panchina diventi un segno permanente che ci ricordi, ogni giorno, l’impegno collettivo che tutti e tutte dobbiamo mantenere. Che sia uno spazio di riflessione, ma anche di speranza. Perché la lotta alla violenza di genere non appartiene a un giorno, a un evento, a una ricorrenza: appartiene a ogni giorno dell’anno e alla responsabilità di ciascuno di noi”.






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