VITERBO - Concluso il mese di chiusura per Villa Lante di Bagnaia che riapre parzialmente ai visitatori, pur tra recinzioni e transenne varie. Il grande intervento di recupero, fruizione e valorizzazione — reso possibile grazie ai fondi PNRR per un importo di 7 milioni di euro — è ad oggi perfettamente a metà dell’opera. I lavori, avviati lo scorso 15 gennaio e con una durata prevista di 420 giorni, dovrebbero concludersi nella primavera 2026.
Il progetto non avrà come obiettivo solo un restyling superficiale, ma si prefigge di restituire alla città e ai turisti uno dei parchi rinascimentali più belli d’Italia. Durante il mese di chiusura si è intervenuti in primis sulla ripulitura delle fontane e dei percorsi interni tra i grandi pratoni, dove il lavoro paziente delle squadre ha riportato alla luce scalinate e strutture ormai inglobate dalla vegetazione.
Una parte importante dei lavori è rivolta ai giochi d’acqua della villa: i vasconi sono stati svuotati, operazione che comporta anche il delicato trasferimento temporaneo dei pesci. La fontana del Pegaso, ad esempio, è già stata sottoposta a una pulizia parzialmente completa. All’interno dell’area a pagamento, allo stesso modo i lavori sono in corso d’opera, si parla infatti, parlando con i responsabili della Villa di un “cantiere a tutti gli effetti”.
Un sospiro di sollievo è arrivato con la notizia della sola potatura degli ulivi presenti sopra la fontana del diluvio, che grazie anche alla messa in sicurezza della zona, non rischiano al momento di essere rimossi, opzione questa presa in considerazione ad inizio lavori, ma ad oggi non ancora del tutto esclusa.
Villa Lante è in procinto di cambiamento, un po' come la crisalide di una farfalla, dove la pazienza dei lavori promette un futuro di ritrovata bellezza. Chi passeggia tra i viali, pur dovendo, può già intravedere i segni di un parco che si sta preparando a tornare in pompa magna.