


VITERBO – Sono iniziati i primi movimenti a Viale Trieste, una prima spazzatura delle foglie, qualche tracciato segnato in rosso sull’asfalto e le transenne in metallo tolte dal lato che guarda alla Quercia. Dopo oltre tre mesi dal via libera della procura Viale Trieste è pronta a riaprire, rimasta sotto sequestro dopo il tragico incidente costato la vita al quindicenne Leonardo Cristiani.
Da quanto si osserva, Talete avrebbe avviato le prime operazioni preliminari per i lavori di allaccio alle nuove strutture degli ex magazzini generali. Un segnale minimo, ma che fa sperare in un’imminente ripartenza del cantiere.
Proprio ieri, l’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris aveva cercato di spiegare le cause dell’ennesimo ritardo nei lavori di ripristino della carreggiata, che lui stesso aveva annunciato “entro ottobre”. Il nuovo rinvio sarebbe dovuto a un intervento tecnico non previsto da parte di Talete, necessario prima di procedere al rifacimento del manto stradale.
Nel frattempo, però, i cittadini continuano a fare i conti con un disagio quotidiano e con una situazione che molti definiscono “incredibile”, simbolo – dicono – dell’inefficienza dell’amministrazione comunale.

L’inchiesta sulla tragedia di agosto aveva portato al sequestro del tratto di strada e a due indagati: l’assessore Floris e il dirigente comunale Luca Cosimi. A fine luglio la procura aveva dato l’ok alla riapertura, subordinata ai lavori di sistemazione, ma il Comune è rimasto fermo per mesi.
Ora, con i primi movimenti di Talete, si apre una nuova fase: quella dei preliminari dei lavori, in attesa di capire quando davvero sarà ripristinata la carreggiata e si potrà finalmente mettere fine al lungo disagio di residenti e automobilisti.