di Fabio Tornatore
VITERBO - Dopo l'autorizzazione all'impianto si va avanti con tutto quello che ne consegue: sono infatti partite le procedure di esproprio dei terreni che ricadono sul percorso delle linee elettriche di media e alta tensione che collegheranno l'impianto di produzione dell'energia elettrica da rinnovabili alla rete nazionale.
I comuni interessati sono quelli di Viterbo, Bagnoregio, Celleno e Vitorchiano: terreni di singoli proprietari e di aziende. Il 'vincolo preordinato all'esproprio' riguardano 9 proprietari a Bagnoregio, 98 a Viterbo e 18 a Celleno. Per quanto riguarda Vitorchiano, il territorio viene nominato nell'avviso della Provincia ma non sono enumerate particelle catastali nè le proprietà.
L'impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sarà di grosso calibro, 40 megawatt, una potenza sicuramente desiderabile per il fabbisogno energetico nazionale, ma che, in assenza di una mappa delle aree idonee, e senza lo sviluppo di comunità energetiche, si aggiunge agli innumerevoli ettari di impianti che gravano su un territorio dal fragile equilibrio senza sostanziali ricadute economiche sui cittadini del luogo.