ANNO 14 n° 119
Vespa samurai, arrivano i fondi regionali e a breve partiranno i lanci
Stanziati 150mila euro per i prossimi tre anni. Monfeli, Asta: 'Bene l'avvio del progetto'
11/03/2024 - 07:02

VITERBO - La vespa samurai come naturale antagonista della cimice. Si parte. Nei giorni scorsi la giunta regionale del Lazio, su proposta dell'assessore all'agricoltura e al bilancio, Giancarlo Righini, ha approvato la delibera per il sostegno ad iniziative di lotta biologica alla cimice asiatica e al moscerino dei piccoli frutti su tutto il territorio regionale. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 150mila euro per i prossimi tre anni e affida all'Arsial, l'agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura, l'attivazione e la gestione dei suddetti progetti sotto la supervisione della direzione regionale agricoltura.

Con l'approvazione della libera saranno dunque messe a disposizione risorse per iniziative di lotta biologica al fine di evitare maggiori danni alle produzioni agricole regionali che, solo lo scorso anno hanno provocato, come ha sottolineato la stessa presidente della commissione agricoltura Valentina Paterna: 'perdite tra il 19 e il 30% dei raccolti per un totale di circa 60 milioni di euro'.

Proprio ad ottobre, quando nella nostra provincia si assistette ad una vera e propria invasione di questi insetti, si organizzò in Regione un tavolo con agricoltori, sindacati ed enti locali, da cui partì il processo che, ad oggi, ha portato allo stanziamento dei fondi necessari per l'avvio del progetto.

Il professor Antonio De Cristofaro, consulente nel progetto 'La terra che vorrei', durante l'incontro promosso a novembre dal Biodistretto della via Amerina, snocciolò una serie di dati, spiegando le dinamiche che hanno portato alla crescita esponenziale di questo insetto nelle campagne: 'Una sola cimice - disse - può arrivare a deporre dalle 250 alle 400 uova a marzo. Dai nostri studi abbiamo appurato che il rapporto maschi femmine è di 1 a 1. Questo significa che in seconda generazione si arriverà ad avere 80mila cimici già entro luglio e agosto, ma se le condizioni lo consentono, a novembre in terza generazione ci ritrovermo a contare 16 milioni di esemplari, senza considerare la mortalità che può comunque arrivare al 90%'. Il professore aveva altresi evidenziato l'urgenza di un lavoro capillare utile a controllare anticipatamente la prolificazione delle cimici, attraverso un monitoraggio costante e precoce dei siti di svernamento che, notoriamente, devono essere distrutti a febbraio. 

A quell'incontro presero parte anche Claudia Papalini dell'Arsial ed Emanuela Marcucci del servizio fitopatologico della regione Lazio. L'iter era ancora nella fase di studio, a cui sarebbe seguita la realizzazione del dossier per l'individuazione dei corridoi ecologici per il lancio degli insetti. Se i tempi sono stati rispettati è molto probabile che a maggio, così come hanno riferito le due professioniste, si procederà al lancio della vespa samurai.

'Apprendiamo con soddisfazione l'avvio del progetto da parte della regione Lazio - conclude Fernando Monfeli, presidente di Asta, l'associazione spontanea di tutela agricola che raggruppa circa 200 aziende del territorio -, anche se personalmente ritengo che la cifra stanziata sia esigua per coprire il reale fabbisogno'. 'Il lavoro che dovrà essere portato avanti sarà molto complesso - continua -, ci sarà bisogno di laboratori per il monitoraggio e la presenza capillare di tecnici per analizzare il progresso della lotta biologica. C'è anche da dire che il caldo anomalo che ha caratterizzato questa invernata non ha permesso un abbattimento importante della cimice quindi, con molta probabilità, in primavera ci ritroveremo con un numero maggiore di esemplari'






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