ANNO 14 n° 128
Vertenza Enel: scatta lo sciopero dei lavoratori
Oggi a Roma il corteo indetto da Cgil, Cisl e Uil. Nella Tuscia coinvolti 250 operatori
Alessandra
08/03/2024 - 07:07
di Alessandra Sorge

VITERBO - Una vera e propria mobilitazione generale. Nella giornata di oggi è stato indetto lo sciopero nazionale dei dipendenti di tutte le società del gruppo Enel a seguito del fallimento dei numerosi tentativi di dialogo tra i sindacati e l'azienda, previsti dalla procedura di raffreddamento. L'iniziativa è stata proposta dalla Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, a cui si è associata anche Ugl chimici.

Lo sciopero, come è stato annunciato dalle tre sigle sindacali, nasce in contrapposizione al piano di sviluppo aziendale che prevede l'esternalizzazione di alcuni servizi, la rimodulazione degli orari di lavoro e dello smartworking, aumento del carico di lavoro per i dipendenti. Tutte condizioni giudicate 'inaccettabili' da parte dei sindacati, che hanno deciso così di richiamare i lavoratori allo sciopero generale.

Nella provincia di Viterbo sono coinvolti circa 250 addetti, dislocati in cinque unità operative: Ronciglione, Acquapendente, Tarquinia e Viterbo. Si parla, in attesa dei dati ufficiali, di un'adesione vicina al 90 percento, che comporterà sicuramente ripercussioni sul servizio delle attività collaterali (come operazioni commerciali, attività di subentri o allacci) che saranno inibite; resterà tuttavia garantita la fornitura del servizio elettrico.

Per raggiungere il corteo romano che si radunerà a piazza Verdi sono stati messi a disposizione anche dei pullman.

'Il riscontro più che positivo dimostrato dai lavoratori - fanno sapere i segretari generali regionali della Filctem Cgil Lazio Alessandro Borioni, della Flaei Cisl Lazio Flavio Sirni e della Uiltec Uil Lazio Riccardo Marcelli - è la conferma del sostegno convinto nei confronti delle motivazioni alla base di questa mobilitazione vertenziale'.

Il motivo è ormai chiaro e i segretari ci tengono a ribadirlo: 'Un’azienda italiana tanto importante e fondamentale nel percorso di transizione energetica e digitale non può e non deve perseguire scelte che inevitabilmente determineranno conseguenze negative per i lavoratori, per i cittadini, per l’azienda stessa. È improcrastinabile un deciso cambio di rotta, e questo lo sosterremo strenuamente per tutta la durata della vertenza, che sarà inevitabilmente lunga e impegnativa a causa di un’ostinata irremovibilità aziendale nelle proprie posizioni”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario nazionale del settore elettrico di Ugl  chimici, Michele Rizzi: 'Scioperiamo - ha detto - per palesare il nostro dissenso verso tali scelte e per indurre l’azienda a riflessioni più accurate, con l’auspicio di nuove rimodulazioni”.







Facebook Twitter Rss