ANNO 14 n° 118
Uomo disperso in mare, resta il mistero
Si ridimensionano le ricerche di Virginio Nottola scomparso da sabato scorso
03/11/2017 - 02:04

TARQUINIA – A sette giorni dalla scomparsa di Virginio Nottola, resta il mistero sulle sorti del 50enne di Roma, disperso in mare da sabato scorso. Con il passare delle ore crescono le preoccupazioni ma restano aperte, per ora, tutte le ipotesi. La polizia sta trattando il caso come quello di persona scomparsa mentre la guardia costiera prosegue le ricerche nel corso della ordinaria attività di controllo.

E’ stato sospeso invece tutto il dispositivo straordinario messo in piedi nelle ore successive all’allarme che ha visto un imponente spiegamento di uomini e mezzi con l'ausilio dei volontari Aeopc.

Sono stati impiegati anche i mezzi aerei con i sensori termici e i sommozzatori dei vigili del fuoco che si sono immersi per l’ultima volta mercoledì.

Significativo anche l'impegno profuso dal Gruppo Comunale di Protezione Civile del Comune di Tarquinia che ha partecipato mettendo a disposizione volontari per il pattugliamento a piedi delle coste ed un potente gommone che ha affiancato i soccorritori nelle ricerche in mare. Già da sabato il nucleo sommozzatori del Gruppo Comunale, prima dell'arrivo di quello dei vigili del fuoco, si è immerso per verificare se il Nottola fosse rimasto imprigionato sotto la barca rovesciata.

Le ricerche, che nei giorni scorsi si sono estese ben oltre il limite delle 12 miglia delle acque territoriali, coinvolgendo senza alcun esito l’intero tratto di costa tra Ladispoli e Montalto di Castro, si “ridimensionano” dunque. A “scandagliare” le acque antistanti il lido di Tarquinia resta – come detto – la guardia costiera.

Virgilio Nottola è uscito con la sua barca a vela, una Flying Junior 4.20, sabato scorso alle 14.30. Poco dopo, intorno alle 15.15 un gommone ha avvistato l’imbarcazione capovolta a circa un miglio dalla costa e ha dato l’allarme. Di Nottola è stata rinvenuta la sacca con gli oggetti personali: gli occhiali e il cellulare. Pare che quando sia uscito in mare indossasse la muta che, seppur parzialmente, è impermeabilizzata e il giubbino salvagente blu. E proprio questo abbigliamento, che avrebbe dovuto “proteggerlo” dall’acqua, infittisce il mistero sulla sua sorte. Il caso è finito a “Chi l’ha visto?” mentre la famiglia ha lanciato diversi appelli a chi ha notizie affinché contatti la capitaneria di porto o i vigili del fuoco.





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