ANNO 15 n° 308
Universitą della Tuscia, Tiziana Laureti nuova rettrice
Passaggio di consegne solenne tra il rettore uscente Stefano Ubertini e Tiziana Laureti
03/11/2025 - 20:25
di Massimiliano Vismara

VITERBO - Un discorso di commiato che sa di investitura solenne, ma con il calore di un passaggio di testimone tra colleghi che si stimano profondamente. Così questa sera il rettore uscente Stefano Ubertini ha salutato l'Ateneo, lasciando il timone nelle mani di Tiziana Laureti, sua stretta collaboratrice prima come direttrice di dipartimento e oggi subentrante al suo posto al vertice dell'università.

Parole cariche di affetto e ammirazione per la nuova rettrice: “Una donna che conosce profondamente questa Università, che la ama e che saprà guidarla con intelligenza e visione”. Il rettore ne ha lodato “la competenza, la determinazione, la capacità di ascolto e il rigore”, descrivendola con un'immagine efficace: una persona dotata di “passione tranquilla e forza gentile”.

Ma al di là degli elogi formali, è l'augurio più personale a strappare un sorriso. Con il tono di chi ci è già passato, il rettore ha messo in guardia la sua erede: arriveranno “notti insonni”, ma saranno compensate dalla “gioia di vedere le cose accadere”. Un monito affettuoso che suona quasi come un rito di passaggio obbligato per chiunque accetti la sfida di guidare l'istituzione.

Nessun rimpianto, dunque, ma solo la piena soddisfazione per il lavoro svolto. “Se mi volto indietro non ho rimpianti, e credo che non esista sentimento più bello”, ha concluso Ubertini, certo di lasciare l'Ateneo “non solo in ottime mani, ma in mani migliori”. Un'iniezione di fiducia per la nuova rettrice e un messaggio chiaro alla comunità accademica: ogni cambiamento, se vissuto con spirito costruttivo, è un'occasione di crescita per tutti.

Poi la commovente cerimonia del passaggio delle consegne:

Ubertini ha investito formalmente la sua amica e collega, cingendole il collo con il medaglione universitario e porgendogli la campanella accademica che, come primo atto ufficiale, è stata suonata dalla nuova Magnifica Rettrice dell’Unitus Tiziana Laureti.

Grazie a tutti per essere presenti, oggi il nostro Ateneo va oltre i suoi spazi, questa partecipazione così ampia è la prima testimonianza del valore che condividiamo - ha detto Laureti nel suo intervento post investitura -. Ogni cerimonia accademica è un passaggio di senso e di responsabilità, un momento in cui la comunità si riconosce, rinnova la propria identità e riafferma l'impegno verso il sapere. La medaglia mi impegna a custodire quella libertà. La campanella mi chiama al coraggio quotidiano dello studio e della ricerca. Non è soltanto un segno di continuità, è un atto di cura del bene comune. Perché l'università non appartiene a chi la vede, appartiene a chi la fa vedere. Alle idee che la attraversano, alle mani che la costruiscono ogni giorno, alle voci che la animano di libertà”.

Poi ha concluso:

Oggi questa responsabilità passa nelle mie mani. La accolgo con grazia. Con gratitudine e con rigore, sapendo che appartiene a una comunità più ampia, fatta di persone, memorie, idee che continuano a generare futuro”.






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