ANNO 15 n° 121
Universitą Agraria di Blera: ente al servizio di pochi o della popolazione?
01/05/2025 - 03:47

BLERA - Come Comitato Alternativa Agraria, riteniamo alquanto preoccupante che l’Università Agraria di Blera, che “gestisce” i beni della collettività, si sia dimostrata del tutto insensibile all’opinione che gran parte dell’elettorato ha manifestato nei suoi confronti.

Sono state raccolte da questo Comitato ben 180 firme, su 758 utenti (oltre il 25 per cento degli utenti votanti), per procedere ad un’assemblea e per giungere a nuove elezioni, dato che il mandato della vecchia amministrazione è ampiamente scaduto, e l’ente agrario non solo non si attivava per consentire alla popolazione di scegliere liberamente i nuovi amministratori, ma ha proceduto a cancellazioni di utenti, con l’intento di proibire a un bel numero di persone di esprimere il proprio voto.

Oltre ad aver amministrato per anni nell’indifferenza delle istanze della popolazione e muovendosi secondo regole ed un “diritto” tutti improvvisati!

Lo scrivente comitato ha ritenuto di rendere pubblico il malcontento dei cittadini di Blera attraverso una testata giornalistica online, a cui è venuta tempestiva risposta dell’ente agrario. Risposta dalla quale sembrerebbe evincersi che coloro che osano opporsi alla vigente amministrazione, ormai in carica da 18 anni, siano tutte persone poco raccomandabili. 

Persone che avrebbero costruito illegittimamente case e fabbricati sui terreni dell’ente, che avrebbero perpetrato pascolo abusivo, danneggiato il patrimonio dell’ente. L’amministrazione piuttosto che prendere seria posizione sul malcontento dei suoi iscritti, rilancia con accuse infondate e parla di favori conseguiti con metodi illeciti, di beni ottenuti in maniera illecita. Di trattamenti “particolari”, affrancazioni illegittime, concessioni edilizie irregolari, pozzi scavati su terreni dell’Ente senza autorizzazione, pezzi di patrimonio venduti ad uso e consumo dei richiedenti senza asta pubblica.

A leggere quanto dichiarato dall’Agraria, Blera, insomma sarebbe proprio un ritrovo di gente di malaffare..!

Non si può sottacere che la uscente amministrazione, sempre per evitare che potessero votare a suo svantaggio, ha provveduto a dichiarare “irricevibili” numerose richieste di iscrizione di nuovi utenti. Una chiara ed evidente manovra antidemocratica che nell’ottica di chi l’ha perseguita, serve a restringere sempre di più le persone che possono esprimere liberamente il loro voto alle prossime elezioni. Persone tutte escluse dietro la medesima risposta ciclostilata “Irricevibilità a causa della violazione dell’art. 3 del regolamento”.

A detta degli attuali amministratori, il ritardo nella convocazione dell’assemblea e dell’indizione delle elezioni è stato causato dalle numerose richieste di iscrizione che sono pervenute all’ente e che sono state oggetto di attenta disamina. Una disamina così attenta e circostanziata che casualmente ha prodotto per tutte le richieste la stessa risposta: “irricevibilità a causa della violazione dell’art. 3 del regolamento”. Ritardo per aver confezionato decine e decine di risposte perfettamente uguali?

Altro comportamento del tutto arbitrario è stato quello di chiudere la lista degli utenti, e solo dopo dare comunicazione del rifiuto dei nuovi iscritti. Una blindatura che ancora una volta doveva servire a tenere a quanta più distanza possibile i “voti contrari”.

Un ente che amministra il bene collettivo di un paese non dovrebbe essere inclusivo con i suoi cittadini? UN ENTE CHE SI DEFINISCE TRASPARENTE NON AVREBBE PRIMA COMUNICATO NEI TEMPI STATUTARI L’IRREGOLARITÀ, DANDO POSSIBILITÀ DI REISCRIZIONE, E POI CHIUSO LA LISTA DEGLI UTENTI?

Per fare un banalissimo esempio, una delle domande di reiscrizione, è stata rifiutata in quanto non allegato il documento di identità. Non era più trasparente inviare una richiesta di integrazione? Per una tale banalissima omissione, addirittura il diniego all’iscrizione! Considerato inoltre che nel modello rilasciato sul sito dell’Agraria non era indicato che si dovesse allegare il documento di identità. Ma l’aspirante reiscritto fatalità era un elettore non compiacente.

Negli ultimi 5 anni, fino a dicembre 2024, in cui l’attuale gestione dell’Ente è stata, ed è tuttora, in carica, l’Albo Pretorio è stato sempre oscurato, precludendo a tutti gli utenti il diritto di essere aggiornati sul loro operato. Le delibere, quelle di maggiore incidenza sulla popolazione, mai rese pubbliche con le necessarie affissioni.

Le risposte “pubbliche” dell’Agraria a tutte le rimostranze dei cittadini ed utenti sfiduciati, sono state un vero e proprio sberleffo. Niente vero! Solo tensioni create ad arte da chi ha grossi interessi e contenziosi con l’Università e vuole diventare nuovo amministratore. Per evitare di perdere ciò che ha ottenuto illecitamente… Abusi, illeciti, interessi occulti…tutta farsa romanzata per cercare ancora di stare in piedi. Ma per fortuna i blerani lo sanno e non intendono assolutamente sottostare a tutta la mala gestio sin qui perpetratasi. Ente collettivo contro la collettività. Questa volta si per interessi personalistici.

Un’ultima notazione. L’attuale amministrazione ha originato numerosissimi contenziosi legali sia nei confronti di enti pubblici e privati che con privati cittadini. Ogni anno vengono spesi decine di migliaia di euro per far fronte alle spese legali, soldi che potrebbero essere investiti sul territorio, dato lo stato di abbandono e fatiscenza in cui versa.

Per chi volesse approfondire, siamo a disposizione con tutta la documentazione necessaria e le testimonianze a sostegno delle nostre affermazioni.

 

COMITATO ALTERNATIVA AGRARIA






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