ANNO 15 n° 308
Unitą e servizio, Viterbo onora le Forze Armate
Deposizione della corona ai Caduti e cerimonia in Piazza San Lorenzo per ricordare il valore del servizio e della pace
Andrea
04/11/2025 - 13:56
di Andrea Farronato

VITERBO – La città ha reso omaggio oggi, 4 novembre, al Giorno dell’Unità nazionale e alla Giornata delle Forze Armate, in una celebrazione che ha visto due momenti distinti ma uniti dallo stesso spirito di riconoscenza. La mattinata si è aperta con la deposizione della corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, simbolo di un sacrificio collettivo che, come ricordato nel corso della cerimonia “non è un capitolo da dimenticare, ma un esempio da seguire”.

Successivamente, in Piazza San Lorenzo, si è svolta la commemorazione ufficiale, durante la quale sono state conferite le Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e le Medaglie d’onore assegnate dal Presidente della Repubblica a due cittadini italiani, Angelo Atturo e Giuseppe Faggiani, parenti di cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

(deposizione corona d'alloro)

Nel suo intervento, la sindaca Chiara Frontini ha sottolineato come “servire significhi mettersi al servizio degli altri. Le Forze Armate rappresentano una rete su cui fare affidamento, oggi più che mai, quando la difesa non riguarda soltanto il territorio ma anche il cyberspazio. La pace e la stabilità internazionale restano la nostra meta”.

Viterbo – ha aggiunto – è città di caserme, di reparti e di famiglie che custodiscono una tradizione militare profonda, con la consapevolezza che questa realtà fa parte di noi”.

Il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, ha ricordato che “il vostro lavoro non è esercizio di retorica. Sentirsi parte della stessa comunità e della stessa nazione significa riconoscere l’impegno silenzioso di chi, in uniforme, garantisce la difesa e la sicurezza. L’Italia dimostra con i fatti il valore della solidarietà, come nelle missioni di pace”.

Anche il prefetto di Viterbo, Sergio Pomponio, ha richiamato il significato storico della ricorrenza, collegando la memoria dei caduti all’attualità “Dopo il primo conflitto mondiale l’Europa ha imparato a commemorare non più il singolo eroe, ma tutti i caduti, simbolo di una pace che non appartiene ai vincitori, ma a tutti. Le Forze Armate italiane oggi si muovono come portatrici di pace, impegnate a costruirla e difenderla, anche al di fuori dei propri confini nazionali”.

Premiati durante la celebrazione con una onorificenza dell’ordine al Merito della Repubblica: il generale Vasco Angelotti, il tenente colonnello Marco Baleani, il brigadiere Orazio Carmine Vincenzo Ciardiello, il capitano Alessandro Santini, la dottoressa Anastasia Siena e altri esponenti del mondo militare e civile del territorio.

Il Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, Maurizio Taffuri, ha infine ricordato lo spirito che anima la ricorrenza “Tenere fede alle generazioni di uomini e donne immolati per la Patria e per la libertà è il modo migliore per onorare questa giornata. Con il nostro operato vogliamo dare ogni giorno il contributo più generoso”.






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