MONTALTO DI CASTRO - Torna la protesta della Tuscia contro l'ipotesi di costruzione di un deposito di scorie nucleari individuato da Sogin su 21 aree potenzialmente idonee nella provincia di Viterbo. Domenica 6 aprile comitati, sindaci, biodistretti, associazioni e portatori di interesse, hanno indetto una grande manifestazione al parco naturalistico archeologico di Vulci per scongiurare la nefasta ipotesi che potrebbe abbattersi come una mannaia sia nell'area tra Montalto, Canino e Tarquinia, che nell'area dell'agro falisco tra i comuni di Corchiano, Vasanello e Gallese. Nei 21 siti potenzialmente idonei, è riassunto il progetto Sogin di stoccare 95mila metri cubi di scorie di cui 17mila ad alta radioattività, su una superficie di 150 ettari. Una vera e propria catastrofe per un territorio a vocazione agricola e turistica, patrimonio di grandi e inestimabili valori storici e architettonici.
Dopo la prima marcia di febbraio dello scorso anno, i vari comitati tornano a scaldare i motori, richiamando tutti i cittadini alla mobilitazione: 'Serve un'adesione compatta da parte di tutti - ha piu volte ribadito Famiano Crucianelli, presidente del biodistretto della via Amerina -. Dobbiamo far capire a chi ci governa che non ci piegheremo a questo sopruso'. L'invito dunque è alla mobilitazione generale. Nel frattempo in questi mesi molto è stato fatto per portare a conoscenza la popolazione del progetto, incontri in Comune, raccolta firme e opera di propaganda. Proprio oggi si giocherà una partita di calcio tra l'asd di Gallese e i braccianti della Asfa-Uila. Per l'appuntamento di Vulci la partenza è prevista per le 10.30 dal punto di raccolta al parcheggio del parco archeologico di Vulci. Il percorso proseguirà lungo il tracciato Porta ovest-Criptoportico, Decumano, Mitreo porta nord. Dal parco del casaletto Menganelli le autorità e i rappresentanti di associazione e comitati faranno i loro interventi.
La marcia no scorie si ripeterà a Corchiano l'11 maggio.